Nuovo ravvedimento operoso, ulteriori chiarimenti dell’Agenzia Entrate

Nuovo ravvedimento operoso: l'Agenzia delle Entrate pubblica le istruzioni per correggere spontaneamente gli errori commessi nella presentazione della dichiarazione dei redditi e per rimediare ad altre specifiche violazioni tributarie.
8 anni fa
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Nuovo ravvedimento operoso, arrivano ulteriori chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate. Pubblicata la circolare n. 42/E del 12 ottobre in cui l’Agenzia offre un’ampia panoramica sui vantaggi previsti in termini di riduzione delle sanzioni.

Il ricorso al ravvedimento operoso consente al contribuente, a determinate condizioni, di rimediare spontaneamente alle violazioni tributarie, beneficiando di una riduzione delle sanzioni.
La disciplina dell’istituto è stata profondamente innovata dalla legge di stabilità 2015 che, allo scopo di semplificare il rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuente e di favorire la compliance fiscale, ne ha modificato l’assetto originario.

Il ravvedimento, infatti, è stato rimodulato attraverso un sostanziale ampliamento delle modalità e dei termini per la sua applicazione e l’introduzione di diverse e ulteriori misure di riduzione delle sanzioni.

Nuovo ravvedimento operoso: la circolare dell’Agenzia delle Entrate

La circolare n. 42  affronta i principali casi di violazione sanabile con il ravvedimento operoso, dalle dichiarazioni dei redditi contenenti errori o omissioni a quelle presentate in ritardo.
La circolare, contiene tabelle di sintesi sulla correzione entro e post 90 giorni dal termine di presentazione della dichiarazione annuale.

Inoltre, fornisce risposte a quesiti specifici su come è possibile ravvedere il 730, in caso di infedeltà; al calcolo della sanzione ridotta quando il ricorso al ravvedimento avviene successivamente al versamento tardivo del tributo; al ravvedimento di un omesso versamento di un debito Iva periodico tramite compensazione con un credito Iva emergente dalle liquidazioni periodiche successive.

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