Le polizze Rc auto online costano meno rispetto a quelle stipulate in agenzia. Tuttavia anche in rete la concorrenza si fa agguerrita e a volte capita di incappare in truffe o raggiri.
Il cliente, attirato dalla convenienza rc auto, si registra sul sito internet, invia il denaro per stipulare la copertura assicurativa del veicolo, ma poi il mezzo non viene assicurato. A volte, invece, capita che viene assicurato regolarmente, ma per un periodo più breve rispetto a quello indicato dal cliente.
Così come può succedere che anche le classi di merito non vengono adeguatamente rispettate e in caso di sinistro l’assicurato è chiamato a rispondere parzialmente in prima persona. E’ quindi bene fidarsi solo delle compagnie assicuratrici online riconosciute e maggiormente note.
Rc auto: 6 siti internet irregolari
E’ di questa settimana la notizia che l’Ivass ha segnalato altri 6 siti Internet irregolari. Si tratta di:
- agv-brokers.com4;
- biomedia-assicurazioni.com;
- assione.net;
- mansuttibroker.net;
- assirubino.com;
- vivaldibrokers.com.
La distribuzione di polizze assicurative tramite i seguenti siti è irregolare. Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati.
Come accorgersi se un sito internet è fasullo
L’Ivass consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati. Quindi di consultare sul proprio sito: gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la Rc auto, italiane ed estere); il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea; l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.
L’Ivass sottolinea, che sono irregolari i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate.
Siti Rc auto irregolari distribuiscono polizze false
I siti internet che distribuiscono polizze Rc auto inesistenti sono in forte aumento. Non solo in Italia. Il rischio è che il consumatore rimanga scoperto e, in caso di sinistro con colpa, debba pagare di tasca propria. Come afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori
“i siti fake sono ormai diventati un’emergenza di cui deve occuparsi anche il legislatore. A fronte di 50 siti irregolari individuati nel 2017, si è passati a 103 nel 2018, il doppio, 168 nel 2019, con un incremento del 63,1% rispetto al 2018 e del 236% rispetto al 2017. Ebbene, nel 2020 siamo già a quota 148. Andando avanti con questo ritmo a fine anno si arriverebbe a 226 siti, un bollettino di guerra“.
“E’ evidente che serve anche un intervento del legislatore, sia per inasprire le pene per questi truffatori che per attenuare le sanzioni per il consumatore che in perfetta buona fede sottoscrive polizze false“, prosegue Dona.
Comminate multe a migliaia di automobilisti non assicurati
Nel 2019, per la violazione dell’art. 193 del Codice della strada, sono state comminate dalle forze dell’ordine 177.029 multe, 66.801 da carabinieri, 55.747 dalla polizia e 54.481 dai vigili dei comuni capoluogo. Multe che variano da 849 a 3.396 euro. Molti di questi consumatori non sapevano che il loro veicolo non era assicurato e di essere vittime di una truffa. Ma l’art. 193, purtroppo, non distingue tra chi, con dolo, decide consapevolmente di non assicurarsi e chi si è incautamente fidato di un sito fake.