Assicurare l’auto via internet è notoriamente conveniente, ma bisogna fare attenzione. Alcuni siti internet che promuovono polizze Rc auto nascondono a volte delle truffe.
Lo denuncia l’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. La distribuzione di polizze assicurative tramite i siti www.assicuratiora.site, www.direct-attiva.site, www.genesibroker.it, www.giara-assicurazioni.com e www.morroneassicura.it è risultata irregolare. Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati.
I consigli dell’Ivass per evitare truffe online
In proposito l’Ivass raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea.
L’Ivass sottolinea, in particolare, che i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari e che sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi sopra indicati. I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center Consumatori dell’Ivass al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 – 14.30.
Come riconoscere un sito affidabile
I siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare: i dati identificativi dell’intermediario; l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata; il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’IVASS.
Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (See) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.