Real brasiliano sotto pressione: i bond Banca IMI rendono il 47%

Le obbligazioni Banca IMI 10% 2016 scadono fra pochi giorni e sono in trattazione su EuroTLX per importi minimi di 5.000 BRL
8 anni fa
1 minuto di lettura

Il real brasiliano è tornato a perdere terreno contro dollaro ed euro. L’avvicinarsi dell’intervento della Fed sui tassi a dicembre e la vittoria di Trump alle presidenziali USA non mancano di condizionare i corsi della valuta carioca. E le obbligazioni in real potrebbero tornare interessanti.

Una su tutte merita attenzione: quella emessa due anni fa da Banca IMI con cedola 10% e rimborso previsto fra pochi giorni. Il bond in real Banca IMI 2016 (ISIN IT0005068090) era stato emesso nell’ambito dei collocamenti “Collezione” con durata biennale.

Venduto per 750 milioni di reais (BRL) a 99,88, quota sul mercato EuroTLX 96 per un rendimento annuale a scadenza del 47%. Il titolo è negoziabile per importi minimi di 5.000 BRL e va a rimborso il 27 novembre 2016 in unica soluzione. Non vi sono rischi per quanto riguarda l’emittente essendo Banca IMI “investment grade” e particolarmente affidabile, tuttavia il rischio cambio appare elevato in questo momento e l’investitore non professionale rimane esposto alla volatilità della valuta brasiliana, una delle più alte al mondo. In sole tre sedute il real si è deprezzato contro euro del 8,5% passando da 3,50 e 3,80 e il trend potrebbe non essere finito.

Obbligazioni Banca IMI 10% 2016 in reais brasiliani

Il real, a causa della contrazione del Pil brasiliano, e, più in generale, dalla crisi dei mercati emergenti entrati in sofferenza da quando la Fed ha iniziato a ridurre gli stimoli economici negli Usa, si è deprezzato del 40% contro euro negli ultimi tre anni. Da quanto è stato collocato il bond, invece, il real ha perso il 25% e chi avesse sottoscritto l obbligazione Banca IMI nel 2014 ora si troverebbe in tasca una perdita poiché nemmeno l’elevata remunerazione del capitale (10%) è stata in grado di compensare il deprezzamento della valuta nei confronti dell’euro. Il rischio, nonostante il Brasile abbia ormai scontato il peggio della crisi economica e politica, rimane molto alto.

Dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca, tutte le valute emergenti hanno subito degli scossoni a cominciare dal peso messicano che in poche sedute ha perso più del 12%. Per gli analisti, un contagio del real brasiliano da parte del peso messicano potrebbe rallentare il recente ciclo espansivo ma, in definitiva,non lo impedirà. Per cui gli investitori tendono a preferire obbligazioni brasiliane a lunga scadenza, e a considerare una debolezza della valuta nelle prossime settimane come un’opportunità per partecipare a un ciclo espansivo ancora più accentuato di quanto il mercato stia attualmente prezzando.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Debito pubblico, risanamento ancora più difficile con la fine dei tassi zero

Articolo seguente

Concerto Capodanno 2017 gratis in piazza a Mantova e Alghero con Daniele Silvestri e Sara Taylor