L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato le linee guida per quanto concerne il trasferimento e la dismissione dell’utenza nei contratti per adesione siano essi con Tim, Vodafone, Tre, Wind o altri operatori telefonici. Ma cosa prevedono tali linee guida: ci sarà un risparmio per il consumatore?
Recesso telefonia: le nuove regole per tutti gli operatori tra cui Tim, Vodafone, Wind e Tre
L’utente, in caso di cambio unilaterale delle condizioni contrattuali, ha sempre avuto la possibilità di recedere dal contratto senza pagare penali o costi per recesso anticipato.
Le regole dell’Autorithy per recesso telefonia
L’Autorità delle Comunicazioni tra le linee guida fornite in caso di recesso ha anche comunicato che le spese ovvero i soli costi di chiusura della posizione amministrativa non dovranno mai eccedere il canone mensile che di solito il cliente paga. In tal modo, gli operatori non potranno addebitare ai clienti delle spese non proporzionate al valore del contratto.
Per quanto concerne la durata della rateizzazione dei servizi come ad esempio quelli per l’attivazione o per prodotti accessori, essa non potrà andare oltre i ventiquattro mesi.
Infine ultime dritte
L’Autorità ricorda inoltre che, qualora si passa da un numero ad un altro, sia esso Tim, Vodafone, Wind, Tre o di un altro operatore telefonico, si dovrà ricevere il credito residuo presente sulla vecchia linea anche in caso di scioglimento del contratto (vi saranno però dei costi da sostenere a seconda dell’operatore di appartenenza). Non sarà però possibile trasferire il credito eventuale su di un’altra sim del medesimo operatore. Infine l’operatore telefonico avrà massimo trenta giorni per adempiere a tutti i compiti obbligatori per il trasferimento e per la disattivazione dell’utenza.
Leggete anche: Copertura rete Tim, Vodafone, Tre Italia, Wind e Iliad: quale scegliere?.