Affrontare il recupero crediti in Inghilterra richiede una conoscenza dettagliata delle regolamentazioni e delle procedure legali che ne disciplinano l’esecuzione, con procedure specifiche che richiedono una conoscenza approfondita del quadro normativo locale.
In questo quadro legale, rivolgersi a una società specializzata nel recupero crediti può fare la differenza in termini di efficacia dell’azione.
Come funziona il sistema di rating creditizio inglese
Nel sistema britannico la valutazione della solvibilità si basa su un sofisticato sistema di rating che monitora costantemente sia le persone fisiche che le persone giuridiche.
La presenza di irregolarità nei pagamenti può compromettere significativamente il profilo creditizio, limitando sostanzialmente l’accesso a future linee di credito presso gli istituti finanziari britannici.
Come varia il recupero in base all’importo
La gestione del recupero crediti nel territorio britannico segue approcci e iter differenziati in funzione dell’ammontare da recuperare.
Per le posizioni debitorie entro le 100.000 sterline, la procedura si svolge prevalentemente attraverso piattaforme digitali dedicate. In questi casi, l’autorità giudiziaria competente valuta la documentazione presentata ed emette, se ne sussistono i presupposti, un provvedimento monitorio nei confronti del debitore.
Per contenziosi che superano la soglia delle 100.000 sterline, la competenza viene attribuita alla High Court, organo giurisdizionale superiore. In tali circostanze, la normativa prevede l’obbligo di una comunicazione preliminare formale, denominata Letter Before Action (LBA).
Per una gestione ottimale delle procedure di recupero nel contesto britannico, quindi, si consiglia di avvalersi dell’assistenza di professionisti legali specializzati nel diritto anglosassone. La loro competenza può guidare il creditore attraverso le complessità del processo, ottimizzando tempi e risorse e incrementando significativamente le possibilità di un esito favorevole.