C’è un’Italia che corre sempre più veloce, un’altra che fatica a trovare la marcia per accelerare. Da una parte chi raggiunge un livello occupazionale più che dignitoso, dall’altra parte il buio assoluto. La fotografia scattata dall’Istat rende chiara l’idea delle differenze che intercorrono tra Nord e Sud. A livello provinciale, in quella che rappresenta la forbice più alta a livello reddituale, esiste un divario di oltre 17 punti. Il testacoda italiano è rappresentato dalle province di Milano e Vibo Valentina, la più ricca e la più povera d’Italia.
Le province più ricche d’Italia, dove si guadagna di più?
I dati fanno riferimento all’anno 2016. A Vibo Valentia la situazione è rimasta identica rispetto a 6 anni fa: nel 2009 il reddito era sempre pari a 12.000 euro all’anno. Milano, invece, è passata da 27 a 29 mila euro, facendo registrare una crescita in linea con quella delle province del Nord Italia. Nel dettaglio a Vibo Valentia si è avuto un leggero passo indietro (da 12,37 a 12,12, anni 2009-2016).
Alle spalle di Milano, le altre province più ricche d’Italia sono Bologna, Parma, Modena, Reggio Emilia (tutte sopra i 25.000 euro), insieme a Lecco, Varese, Torino, Bergamo, Vicenza, Bolzano, Bergamo, Lodi e Cuneo. L’unica eccezione nelle regioni del Centro è rappresentata dalla provincia di Roma, che raggiunge i 23.000, stando davanti alle province di Siena, Firenze e Ancona.
Le province più povere
Al Sud si registra la situazione peggiore. Vibo Valentia è il fanalino di coda, seguita a ruota da Trapani, Ragusa, Lecce, Cosenza, Nuoro, Crotone, province che non riescono a superare un reddito medio annuale pari a 13 mila euro. A quota 14 troviamo Agrigento, Messina, Enna, Foggia, Benevento e Caserta.
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