Si aggiorna l’elenco dei dati che il contribuente trova nella dichiarazione redditi precompilata anno d’imposta 2023. Ci riferiamo al Modello 730/2024 precompilato e Modello Redditi Persone Fisiche 2024 precompilato.
Le due dichiarazioni, che sono disponibili dal 30 aprile 2024, vedono come scadenza di invio quella ordinaria. Ossia 30 settembre 2024 (per il 730) e 15 ottobre 2024 (per il Modello Redditi).
Dai dati forniti dall’Agenzia Entrate, in cima alle informazioni che si trovano già precaricate nella precompilata restano le spese sanitarie con oltre 1 miliardo di documenti fiscali.
L’elenco delle spese nel precompilato
Una volta effettuato l’accesso alla dichiarazione redditi precompilata, il contribuente ha la possibilità di accettare oppure di modificare, integrare e, quindi, inviare. Le operazioni di accettazione, modifica, integrazione e invio potranno farsi dal 20 maggio 2024.
Trovi qui tutte le date della Dichiarazione redditi precompilata 2024.
L’elenco aggiornato delle spese e dati presenti nella dichiarazione redditi precompilata (Provvedimento del 29 aprile 2024), indica queste voci con riferimento all’anno d’imposta 2023:
- quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
- premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
- contributi previdenziali e assistenziali;
- contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
- spese sanitarie e relativi rimborsi;
- spese veterinarie;
- spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
- contributi versati alle forme di previdenza complementare;
- spese funebri;
- spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
- spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili;
- erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
- spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
- spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
- spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale e relativi rimborsi;
- rimborsi erogati per l’acquisto di occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive (cd. “bonus vista”);
- rimborsi erogati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per le spese sostenute per procedure di adozione o affidamento preadottivo di minori stranieri, concluse tramite Ente autorizzato;
- oneri versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.
A ciò si aggiungono i dati delle certificazioni uniche, terreni e fabbricati, ecc.
Dichiarazione redditi precompilata, i dati per le partite IVA
L’Agenzia delle entrate, inoltre, utilizza ai fini della elaborazione della dichiarazione precompilata i dati relativi alle spese da ripartire su diverse annualità desumibili dalla dichiarazione presentata dal contribuente per l’anno precedente.
Quest’anno debutta anche la Dichiarazione redditi precompilata persone fisiche con partita IVA. Quindi, dei contribuenti titolari di redditi di lavoro autonomo e d’impresa. Questi, oltre ai dati di cui al paragrafo precedente, troveranno precompilati redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro dipendente e autonomo (compresi i dati relativi ai compensi e alle indennità e provvigioni da indicare nel modello Redditi persone fisiche), redditi dei fabbricati e terreni, delle spese detraibili e deducibili e dei familiari.
Ossia gli stessi dati che, sono disponibili anche per coloro che non sono titolari di partita IV
Coloro che risultano essere partita IVA in regime di vantaggio o regime forfetario, inoltre, possono aderire, tramite l’applicativo della dichiarazione precompilata, al c.d. concordato preventivo. Adesione questa che potrà farsi dal 15 giugno 2024
Riassumendo
- in cima ai dati indicati nella dichiarazione redditi precompilata restano le spese sanitaria
- il contribuente, oltre ai dati delle certificazioni uniche trova le spese detraibili e deducibili (quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso; premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi; spese sanitarie e relativi rimborsi; spese veterinarie; ecc.)
- debutta anche la dichiarazione redditi precompilata persone fisiche con partita IVA
- coloro che sono in regime forfettario e vantaggio possono aderire al concordato preventivo.