Reddito alimentare, al via la fase progettuale per alcuni comuni

Inizia a muovere i primi passi il reddito alimentare previsto con manovra 2023 e diretto alle famiglie in condizioni di povertà assoluta
7 mesi fa
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reddito alimentare
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Al via la fase di presentazione dei progetti inerenti il nuovo reddito alimentare. Ad annunciarlo il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali con apposito comunicato stampa pubblicato sul proprio sito istituzionale.

Parliamo della nuova misura di sostegno per le famiglie italiane che versano in situazioni di difficoltà economica tale da non potersi permettere nemmeno di acquistare da mangiare per il vivere quotidiano. Un sostegno NON monetario bensì materiale. I fondi allo scopo sono quelli trovati con la legge di bilancio 2023 ed ammontano a complessivi 3,5 milioni di euro (1,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni di euro a decorrere dal 2024).

I pacchi da distribuire

Il reddito alimentare, si concretizza nella distribuzione gratuita, anche tramite gli Enti del Terzo Settore, di prodotti alimentari invenduti dei negozi della distribuzione alimentare, in quanto non idonei alla vendita, Si tratta, ad esempio, di beni rimasti invenduti a causa delle confezioni rovinate o perché prossimi alla scadenza.

Mediante questo strumento, il legislatore, ha un duplice obiettivo. Da un lato contrastare lo spreco alimentare e dall’altro dare un aiuto concreto alle persone in condizione di povertà assoluta.

Per adesso è stato previsto solo in via sperimentale per 3 anni ed interessa solo i comuni capoluogo delle città metropolitane del nostro territorio ed individuati in Conferenza Unificata.

La stessa manovra 2023 rimandava ad un futuro decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali la definizione delle modalità attuative di questa misura. Tale decreto è quello firmato il 26 maggio 2023.

Reddito alimentare, i progetti comunali

Il punto che, ad oggi, in nessun comune è ancora attivo il reddito alimentare. Il ritardo è notevole visto che siamo già al 2024 e visto anche che nessun comune ha già presentato un proprio progetto. La colpa della mancata presentazione, tuttavia, non è assolutamente da indirizzare agli enti locali.

La procedura di attivazione del reddito alimentare, infatti, prevede che ogni comune dovrà presentare il proprio progetto.

A questo scopo doveva seguire un avviso da parte del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali che indicasse l’apertura della piattaforma per la presentazione di detti progetti.

Un avviso che è arrivato il 5 febbraio 2024 e ribadito il 22 febbraio 2024 (ossia ieri), in cui si informa dell’attivazione della Piattaforma per la presentazione delle proposte progettuali di Reddito alimentare, rivolto (per ora) ai soli Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Trovi qui tutte le indicazioni operative presentazione proposta progettuale reddito alimentare. La data ultima di presentazione è fissata al 31 marzo 2024 (entro le ore 13:00).

Riassumendo

  • il reddito alimentare consiste nella distribuzione gratuita di pacchi con beni alimentari di prima necessità
  • è diretto a famiglie che si trovano in condizioni di povertà assoluta
  • è stato previsto dalla legge di bilancio 2023
  • il decreto attuativo del reddito alimentare prevede che i comuni debbano presentare il proprio progetto
  • la fase di presentazione di detti progetti di reddito alimentare si è aperta il 22 febbraio 2024 e si chiuderà il 31 marzo 2024 (ore 13:00)
  • per ora interessa solo i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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