Il reddito di cittadinanza ormai è una misura che ha già la data della sua cessazione definitiva. Infatti dal 1° gennaio 2024 la misura non esisterà più e verrà sostituita dal nuovo assegno di inclusione. Ma già da agosto qualcuno lo perderà definitivamente. Sono i cosiddetti occupabili che lo prenderanno per l’ultima volta il 27/28 luglio. In questo caso questi soggetti dovrebbero passare alla nuova misura dedicata a chi può lavorare, cioè il sostegno formazione e lavoro. Ma non tutti i soggetti attivabili al lavoro e di età compresa tra i 18 ed i 59 anni, da agosto perderanno il sussidio.
“Buonasera, sono Renato e sono un titolare del reddito di cittadinanza. Ho un quesito da proporvi. Ho iniziato a prendere il sussidio ad aprile, perché prima non potevo rientrare dal momento che secondo il mio sindacato, serviva l’ISEE corrente che ho fatto proprio ad aprile. Ma dal momento che ho 47 anni, a luglio lo prenderà anche io per l’ultima volta? Sento dire che dopo luglio solo chi ha 60 anni o ha figli e invalidi in famiglia lo prenderà.”
Reddito di cittadinanza: ecco chi lo prende anche ad agosto anche se sotto i 60 anni di età
Come per qualsiasi misura che volge al termine, anche sul reddito di cittadinanza in chiarimenti si rendono assolutamente necessari. Anche perché essendo una misura popolarissima e con molti beneficiari, la sua chiusura riguarda una fetta davvero rilevante di popolazione. Una certezza è la suddivisione in due categorie delle famiglie beneficiarie del sussidio. Perché da un lato sono considerate le famiglie composte anche da invalidi, minorenni o over 60, che godranno del sussidio fino alla fine della sua durata e quindi fino al 31 dicembre 2023. Dall’altro lato le famiglie composte esclusivamente da attivabili al lavoro, ovvero non invalidi, senza minorenni e senza anziani.
Altra certezza è la sostituzione del reddito di cittadinanza con due nuove misure. Sono quelle citate in premessa, cioè l’assegno di inclusione per le famiglie che avranno diritto al reddito di cittadinanza fino a fine anno e il sostegno alla formazione e al lavoro per gli attivabili.
Conta molto la data a partire dalla quale il reddito di cittadinanza è stato preso nel 2023
Con l’assegno di inclusione per le famiglie composte solo da over 60, minori e invalidi, cambierà praticamente nulla nel passaggio alla nuova misura. Per chi invece ha situazioni miste in casa, cambieranno gli importi. Perché l’assegno di inclusione adotterà il meccanismo scala di equivalenza, solo per gli over 60, under 18 e invalidi. In pratica, se prima una famiglia di 4 persone prendevano un sussidio per 4 persone a prescindere, adesso se due di loro sono tra i 18 ed i 59 anni di età e gli altri due minori, il sussidio guarderà solo a questi ultimi due.
Con il sostegno alla formazione e al lavoro invece, le cifre rispetto ai 500 euro del reddito di cittadinanza scenderanno ed arriveranno a 350 euro al mese a beneficiario. Ma tornando alla misura attuale, la cessazione delle erogazioni per gli occupabili, a partire dal mese di agosto, non sarà per tutti. Conta molto la data a partire dalla quale il reddito di cittadinanza è stato preso nel 2023.
Reddito di cittadinanza agli occupabili anche oltre luglio
Lo stop di luglio, mese di ultima erogazione, riguarda quanti erano in corso di beneficio già a gennaio. Rispondendo al quesito del nostro lettore infatti, lo dobbiamo rassicurare sul fatto che lo prenderà anche nei prossimi mesi, e probabilmente fino ad ottobre. Perché chi ha preso il sussidio solo da poco, deve considerare comunque i 7 mesi prima citati.
Significa che continuerà a percepirlo anche ad agosto, settembre ed ottobre. Allo stesso modo, chi per la prima volta lo ha preso a maggio o a giungo, lo prenderà anche a novembre e dicembre. Questi beneficiari quindi si aggiungeranno a quelle famiglie che per via delle presenza di minorenni, anziani e disabili, lo prenderanno anche nei mesi successivi.
Chi non fa le cose per bene, perderà mesi di reddito di cittadinanza per sempre
Naturalmente il nostro lettore è un caso limite, perché lo ha preso in ritardo per via dell’ISEE corrente che non poteva essere ottenuto, per le variazioni patrimoniali, prima di aprile 2023, come normativa prevede. Proprio sull’ISEE corrente si possono materializzare altri inconvenienti. Per esempio, c’è chi per variazioni reddituali, ha ottenuto l’ISEE corrente già a gennaio. In pratica subito dopo l’ISEE ordinario è stato inserito l’ISEE corrente.
Si tratta della versione di ISEE che tiene conto della situazione attuale di un contribuente e non di quella di due anni fa come l’ISEE ordinario fa. Ma l’ISEE corrente dura solo 6 mesi. Evidente che a giugno c’era da rinnovare l’ISEE corrente e se qualcuno non lo ha fatto, a luglio non prenderà niente come non prenderà niente ad agosto anche se il reddito di cittadinanza è spettante. E parlando di una misura che va a chiusura a fine anno, ogni mensilità persa non potrà essere recuperata più.