La proposta del Movimento 5 Stelle
Quando dalla teoria si passa alla pratica, le cose potrebbero cambiare. Per questo sarà interessante verificare i risultati di questo pur breve esperimento. Diverse le incognite: davvero chi gode di un assegno facile cercherà lavoro? E se nessuno accettasse più posti di lavoro pochi qualificati, questi non finirebbero per essere meglio retribuiti (legge della domanda e dell’offerta), ma con il risultato di aumentare il costo della vita e di ridurre il valore reale del reddito di cittadinanza o di base, che dir si voglia?
In Svizzera, di recente è stato bocciato per referendum un tentativo di istituire un simile trattamento per i disoccupati, mentre un incubatore della Silicon Valley distribuirà assegni mensili tra 1.000 e 2.000 dollari a diverse famiglie della zona. In Italia, il Movimento 5 Stelle si è fatto portavoce da tempo di una tale proposta, anche se a condizione che il beneficiario non lavori. Paradossalmente, il trattamento invocato dai grillini, sostitutivo di qualsivoglia altro beneficio assistenziale, finirebbe per disincentivare al lavoro quanti ne beneficerebbero, in un’economia italiana già caratterizzata da bassi livelli occupazionali. (Leggi anche: Reddito cittadinanza, ecco la proposta dell’M5S)