Nell’ultimo Consiglio dei Ministri la questione più dibattuta è stata sicuramente quella del reddito di cittadinanza. La maggioranza di governo, lo sappiamo, è ampia e i contrasti, inevitabilmente, sono parecchi. Tra chi il reddito di cittadinanza lo vorrebbe abolire del tutto e chi invece ne è un ardito sostenitore, si tenta un compromesso che possa soddisfare tutte le parti in gioco.
Si sta pensando quindi ad una revisione dell’intero istituto che andrà in senso restrittivo e con l’introduzione di meccanismi di controllo più stringenti.
Reddito di cittadinanza: decalage e controlli preventivi
Secondo diverse fonti, il nuovo esecutivo a guida Mario Draghi, sostenuto da una maggioranza molto ampia, con idee politiche, in molti casi, nettamente contrastanti, starebbe discutendo circa il rifinanziamento e la modifica dell’istituto del reddito di cittadinanza.
Come già detto in apertura, si sta pensando quindi ad una revisione dell’intero istituto che andrà in senso restrittivo, in particolare contro i furbetti e i fannulloni.
Innanzitutto, dovrebbe cambiare il meccanismo di accesso al sussidio. I controlli potrebbero diventare preventivi, attraverso l’incrocio delle banche dati.
In secondo luogo, si dovrebbe introdurre una sorta di “decalage dell’assegno”, con decurtazioni a partire dalla seconda offerta di lavoro rifiutata da parte dei beneficiari «occupabili».
Ovviamente, allo stato attuale, si tratta di semplici indiscrezioni. Per avere maggiori dettagli in merito alle modifiche del reddito di cittadinanza bisognerà attendere la lettura dei testi definitivi. Vi terremo aggiornati sulle novità inerenti questo istituto.
Guide e articoli correlati
- Ecco perché sul reddito di cittadinanza ci saranno cambiamenti importanti, ma dopo il Covid non si può tornare indietro
- Obbligo di green pass per lavorare: chi prende il reddito di cittadinanza rischia la cancellazione senza vaccino?
- Superbonus all’80% nel prossimo decreto Recovery. Si tratta di una nuova misura pensata a favore delle strutture alberghiere