Entro il 31 gennaio 2022 i percettori di reddito cittadinanza erano chiamati a sottoscrivere la DSU (dichiarazione sostitutiva unica) per rinnovare l’ISEE (indicatore situazione economica equivalente).
Cosa succede per chi non ha provveduto a questo adempimento?
Perché bisogna rinnovare l’ISEE
Il reddito di cittadinanza, ricordiamo, è legato all’ISEE del nucleo familiare. Per avere l’ISEE occorre che il cittadino presenti la DSU, in cui si dichiarano i dati reddituali e patrimoniali del nucleo familiare, riferiti a due anni antecedenti.
Il percettore di reddito cittadinanza deve rinnovare la DSU entro il 31 gennaio dell’anno.
Questo adempimento serve all’INPS per verificare il permanere dei requisiti per avere il sussidio, ossia:
- un ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui
- possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro
- avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso
- avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.
Reddito cittadinanza, conseguenze al mancato rinnovo ISEE
Per chi non avesse rispettato la scadenza del 31 gennaio 2022 per il rinnovo ISEE, il rischio è quello di vedersi sospendere l’erogazione del reddito cittadinanza dal mese di febbraio.
Questo non significa perdita del diritto a percepire il sussidio. Infatti, la presentazione della DSU in data successiva al 31 gennaio 2022, non comporterà (in presenza di tutti i requisiti richiesti) la perdita di una o più mensilità del reddito cittadinanza, ma solo un differimento dell’erogazione, la quale ci sarà entro il mese solare successivo alla presentazione della DSU stessa, prevedendo due disposizioni di pagamento mensili fino al regolare allineamento temporale (pagamento mensile).
Per completezza informativa ricordiamo che per la presentazione della DSU è possibile recarsi presso uno degli intermediari abilitati a prestare l’assistenza fiscale (CAF), presso enti di Patronato ovvero è ammesso presentarla online sul sito internet dell’INPS mediante credenziali SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
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