Reddito di Cittadinanza: chi ha avuto un figlio da poco è esonerato dalla chiamata per il lavoro?

Chi ha avuto un figlio da poco è esonerato dalla convocazione presso i Centri per l'Impiego per il lavoro riservato ai nuclei familiari che usufruiscono del Reddito di Cittadinanza?
5 anni fa
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“Mi chiamo Tommaso e sono beneficiario del Reddito di Cittadinanza. Io e mia moglie siamo entrambi disoccupati. Per fortuna viviamo in una casa di proprietà lasciata dai miei genitori. Abbiamo una figlia di 18 mesi. Ora che sta iniziando la fase 2 della misura ho un dubbio: è tenuta ad accettare le offerte di lavoro anche mia moglie? Io sono felice di essere convocato presso i centri per l’impiego anche perché l’importo del reddito di cittadinanza (450 euro) non è sufficiente per vivere. Ma se deve andare a lavorare mia moglie e lasciare nostra figlia con una baby sitter (che dovremmo anche pagare) preferisco rinunciare al sussidio”.

La fase 2 del Reddito di Cittadinanza entra nel vivo della misura: chi percepisce il sussidio, e i componenti del nucleo familiare, dovranno firmare il patto di lavoro presso i Centri per l’Impiego.

Convocazione Centro per l’impiego e lavoro reddito di cittadinanza: chi è esonerato

Proprio tenendo conto di alcuni casi particolari, come quello esposto, la normativa prevede alcune fattispecie di esonero dall’obbligo di presentazione presso il CpI.

Sono esclusi i beneficiari della Pensione di cittadinanza, i beneficiari del Reddito di cittadinanza pensionati o in generale di età pari o superiore a 65 anni, nonché i componenti con disabilità (a meno che non siano questi ultimi a chiedere volontariamente di essere inseriti in un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale).

Possono essere esonerati dalla convocazione da parte dei Centri per l’impiego, anche i componenti che si occupano personalmente della cura di soggetti minori di tre anni di età o di componenti del nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienti o che frequentano corsi di formazione o sono già occupati a basso reddito,considerati disoccupati ai sensi dell’articolo 4, comma 15 ter.

Alla luce di queste regole, sua moglie, avendo una figlia di un anno e mezzo, non è obbligata a firmare il Patto di Lavoro.

Leggi anche:

L’esito del colloquio presso i centri per l’impiego può far perdere il diritto al reddito di cittadinanza?

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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