Il reddito di cittadinanza, come ormai sappiamo, consiste in un sussidio a favore dei nuclei familiari con reddito basso. In particolare, lo stesso può essere definito come una “integrazione salariale”, grazie alla quale, i percettori possono ottenere un reddito (complessivo) al di sopra della soglia di povertà. Per ottenere il beneficio, il richiedente deve rispettare alcuni requisiti. In particolare, il reddito di cittadinanza spetta ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro annui (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni), ma bisogna soddisfare anche altri requisiti patrimoniali e reddituali richiesti.
Reddito di cittadinanza, ISEE e altri requisiti
Come già detto in apertura, per poter ottenere il reddito di cittadinanza, il richiedente deve rispettare alcuni requisiti, soprattutto di tipo economico. In particolare, secondo quanto si legge sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, il nucleo familiare deve essere in possesso cumulativamente dei seguenti requisiti:
- ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
- patrimonio immobiliare (escludendo la prima casa) non superiore a 30 mila euro;
- patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro per il single, soglia che può sale in base al numero dei componenti della famiglia;
- reddito familiare inferiore a 6 mila euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
In base a tali parametri, viene anche calcolato l’importo dell’assegno che spetta al richiedente. Eppure, come si suol dire, fatta la legge trovato l’inganno. Sono molti i soggetti che, pur di ottenere il reddito di cittadinanza, decidono di uscire dal proprio nucleo familiare in modo da rientrare nei parametri previsti dalla normativa.
Uscire dal nucleo familiare per ottenere il sussidio
Sempre più di frequente, i giovani decidono di uscire dal proprio “nucleo familiare” in modo da rientrare nei parametri previsti dalla normativa per poter ottenere il reddito di cittadinanza.
Nella generalità dei casi, per uscire dal nucleo familiare ai fini Isee, quindi anche ai fini del reddito di cittadinanza, è sufficiente cambiare la propria residenza. Sono frequenti i casi in cui, il figlio decide di affittare una casa e per poi trasferirvi la propria residenza, in modo da avere un ISEE più basso, separato da quello del resto della famiglia.
Purtroppo, però, le autorità competenti hanno anche scoperto delle vere e proprie truffe. Come nel caso delle finte separazioni. Spostando la residenza di uno dei due coniugi è possibile procedere alle dichiarazioni dei redditi separate. Lo scopo è quello di abbassare l’ISEE, che prima era congiunto. Ovviamente, in questo caso, si tratta di un illecito assai grave e si rischia la reclusione fino a 6 anni.