Reddito di cittadinanza con requisito anagrafico. Niente sussidio ai giovani

Il problema del reddito di cittadinanza, secondo i detrattori, è la sua incapacità di far incontrare domanda e offerta di lavoro.
2 anni fa
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reddito di cittadinanza
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Il futuro del reddito di cittadinanza, con buona pace dei suoi sostenitori, sembrerebbe ormai segnato.

Tutti i sondaggi vedono avanti la coalizione di centro destra e come primo partito: Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Un centro destra che, com’è noto, si è sempre espressa in modo negativo nei confronti di questo Istituto.

La stessa Meloni, in particolare, vorrebbe riformare gli ammortizzatori sociali e sostituire il reddito di cittadinanza con il “reddito di solidarietà”. Quest’ultimo consiste in un contributo che spetterebbe soltanto ai non occupati di età superiore a 60 anni, nonché alle famiglie con minori o persone con disabilità.

Saranno esclusi dal sussidio, dunque, tutti i giovani in condizioni di poter lavorare. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Perché con il nuovo governo il reddito di cittadinanza potrebbe essere cancellato?

Il problema del reddito di cittadinanza, secondo i suoi detrattori, riguarda la sua incapacità di far incontrare domanda e offerta di lavoro.

Il Reddito di Cittadinanza, infatti, nasce principalmente per aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze. Questa, quantomeno, è la definizione che viene data sul sito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Purtroppo, come rilevato anche dall’INPS nel suo ultimo “rapporto annuale”, oltre l’80% dei soggetti che hanno percepito il sussidio è risultato non avere avuto alcuna posizione lavorativa nello stesso anno.

Anche per questo, l’attuale governo guidato da Mario Draghi ha da poco approvato un provvedimento che modifica l’Istituto del reddito di cittadinanza. Modifica che va in senso restrittivo e che è già stata ribattezzata come una norma “spazza divani”.

Serve un reddito di emergenza ma niente sussidio ai giovani

La Meloni vuole sostituire il reddito di cittadinanza con il “reddito di solidarietà: un contributo che a favore dei non occupati di età superiore a 60 anni, nonché alle famiglie con minori o persone con disabilità.

Niente sussidio, dunque, per i giovani.

La Leader di FDI ha da poco dichiarato quanto segue:

“Basta con fondi, bonus e reddito di cittadinanza per i giovani. Basta con questa visione paternalistica. Dobbiamo dare ai giovani una vita dignitosa, sono soggetti attivi che vanno coinvolti”.

Come già detto in apertura, la coalizione di centro destra è la favorita alle prossime elezioni, che si terranno il 25 settembre. E’ molto probabile, dunque, che presto il reddito di cittadina sarà cancellato per sempre, per far spazio al reddito di solidarietà. Staremo a vedere come si evolverà questa vicenda.

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