Per il Reddito di Cittadinanza è rivoluzione a Napoli. Non solo con l’obbligo di lavoro per il Comune. Ma anche per la sospensione del sussidio. Dopo un’assenza di sole 24 ore. La stretta sulla misura di sostegno al reddito, in particolare, arriva attraverso i PUC. Ovverosia, con i Progetti Utili alla Collettività. Che sono predisposti proprio dalle Amministrazioni comunali.
Il Reddito di Cittadinanza con la rivoluzione a Napoli, grazie allo strumento dei PUC, rappresenta l’alternativa alla ricerca di lavoro.
Reddito di Cittadinanza con la rivoluzione a Napoli. Obbligo di lavoro per il Comune. E sospensione dopo un’assenza di sole 24 ore
Nel dettaglio, il Reddito di Cittadinanza con la rivoluzione a Napoli prevede l’obbligo di lavoro per il Comune. In particolare, per impiegare i percettori dell’RdC in attività di supporto. Rispetto al lavoro degli impiegati non solo del Comune. Ma anche di società partecipate. E chi si assenta anche per sole 24 ore rischia di perdere il beneficio economico.
Sul reddito di Cittadinanza con la rivoluzione a Napoli i percettori del sussidio occupabili quanti sono? Sono quasi 40.000 persone. Chiamate quindi a legittimare ai sensi di legge le ricariche sulla carta PostePay RdC. Nella fattispecie, mettendosi al servizio della collettività.
Quali lavori si possono svolgere con i PUC. Progetti Utili alla Collettività
Per esempio, sul Reddito di Cittadinanza con la rivoluzione a Napoli, i percettori occupabili possono essere impiegati nella manutenzione del verde pubblico. E quindi nella tutela dei beni comuni. Ma i PUC, nell’ambito della collaborazione tra l’Amministrazione e gli enti, attraverso una manifestazione di interesse, possono essere basati pure su attività culturali.