Quando viene pagato il reddito di cittadinanza a settembre? come ormai sappiamo, la ricarica della carta di pagamento avviene in due tranche. Si parte domandi (15 settembre) con i nuovi percettori del sussidio e i soggetti che hanno richiesto e ottenuto il rinnovo. Questi potranno recarsi agli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta di reddito di cittadinanza già accreditata della relativa mensilità (con tanto di assegno unico).
Per tutti gli altri percettori, il pagamento sarà effettuato a partire dal 27 settembre.
Reddito di cittadinanza, quando arriva la ricarica a settembre
La data di ricarica della carta del reddito di cittadinanza è diversa in base a quando è stata presentata e accolta la richiesta di accesso al sussidio.
In generale:
- i nuovi fruitori del sussidio, oppure coloro che hanno chiesto il rinnovo allo scadere delle prime 18 mensilità, già a partire dal 15 di ogni mese, possono recarsi agli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta di reddito di cittadinanza già accreditata della relativa mensilità;
- i vecchi possessori di carta di reddito di cittadinanza, invece, riceveranno il pagamento soltanto a partire dal 27 e comunque non oltre il 30.
In entrambi i casi, si tratta di giorni lavorativi. Per il mese di settembre, dunque, non dovrebbero esserci ritardi per il pagamento del reddito di cittadinanza.
Ad ogni modo, è possibile conoscere la data esatta di pagamento accedendo all’area riservata del servizio dedicato sul sito dell’INPS, con una delle seguenti credenziali:
- Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID);
- Carta d’Identità Elettronica (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
A fine mese sarà deciso il destino del sussidio
Il destino del reddito di cittadinanza sarà deciso proprio questo mese. Il 25 settembre si terranno le prossime elezioni nazionali e, stando ai sondaggi, il centro destra è la coalizione di gran lunga favorita per la vittoria.
La Meloni vuole sostituire il reddito di cittadinanza con il reddito di solidarietà: un contributo che spetterebbe solamente ai soggetti non occupati di età superiore a 60 anni e alle famiglie con minori o persone con disabilità.
Il leader della Lega, Matteo Salvini, vorrebbe apportare delle modifiche sostanziali all’Istituto, “togliendolo ai furbetti che se ne stanno approfittando”. Per Salvini, con una parte dei soldi del reddito di cittadinanza, si può finanziare quota 41, uno dei temi principali da lui affrontati in campagna elettorale.