Reddito di cittadinanza e figli a carico: Le spese si possono detrarre

Il figlio non convivente che percepisce il reddito di cittadinanza può comunque essere considerato a carico.
4 anni fa
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Il contribuente con un figlio a carico non convivente e percettore del reddito di cittadinanza può scaricare dalle tasse le spese sostenute nel suo interesse; si pensi alle spese sanitarie, a quelle per l’abbonamento al trasporto pubblico, retta della mensa scolastica ecc.

 

Devono comunque essere rispettare le condizioni per essere considerato a carico.

 

Ecco in chiaro a quali condizioni il figlio percettore del reddito di cittadinanza può essere considerato a carico.

Il reddito di cittadinanza: i requisiti da rispettare

Il reddito di cittadinanza (RDC) è stato introdotto quale misura di sostegno per quei nuclei familiari in difficoltà economica.

 

La misura è regolata dal D.l. 4/2019 e ss.mm.ii.

 

La richiesta del reddito di cittadinanza passa dal possesso di specifici requisiti, anche di carattere economico-patrimoniale.

 

In particolare, il nucleo familiare deve presentare:

  • un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
  • un  patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
  • un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.

Ulteriori requisiti economico-patrimoniale richiesti

Per accedere al redditi di cittadinanza  è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possegga:

  • autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
  • navi e imbarcazioni da diporto.

Le detrazioni per figli a carico. quando si è considerati a carico?

Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel corso dell’anno hanno conseguito  un reddito complessivo non superiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Inoltre, dall’anno 2019, sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni che nel 2019 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.

 

Nel limite di reddito di 2.840,51 euro (o 4.000 euro) vanno computate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, rappresentanze diplomatiche e consolari, missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo conseguito in regime dei minimi o forfettario;

 

Possono essere considerati a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.

 

Indicazioni operative riportate nelle istruzioni al modello 730/2020.

Le detrazioni per figli a carico: a quanto ammontano?

Le detrazioni per figli a carico sono pari è di 950,00 euro per ciascun figlio.

 

Tuttavia, tale detrazione è pari a:

  • 1.220,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  • 1.350,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni; 1.620,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

 

Nel caso in cui i figli a carico siano più di tre, le detrazioni sono aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio e pertanto sono pari a:

  • 1.150,00 euro per ciascun figlio di età superiore a tre anni;
  • 1.420,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  • 1.550,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
  • 1.820,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

 

Le detrazioni previste per i figli a carico sono teoriche in quanto la detrazione effettivamente spettante diminuisce all’aumentare del reddito.

Reddito di cittadinanza e figli a carico: le spese sostenute nel loro interesse rimangono detraibili

 

Fatta tale ricostruzione è da evidenziare che:

  • il reddito di cittadinanza è esente da Irpef;
  • dello stesso non si tiene conto ai fini della verifica del limite di reddito percepito in un periodo d’imposta per essere considerati a carico.

 

Naturalmente, è necessario che il figlio a carico, oltre all’R.D.C., non abbia conseguito un reddito di importo superiore a 2.840,51 euro (4.000 euro se di età fino a 24 anni).

 

In sintesi, le spese sostenute in favore del figlio non convivente e percettore del reddito di cittadinanza,  possono essere scaricate dal genitore che le ha sostenute.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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