Per scongiurare l’aumento IVA nel 2020 potrebbero essere necessari interventi su reddito di cittadinanza e quota 100. Le due misure messe in atto dal governo costano troppo. Risparmiando su entrambe, si potrebbe raggiungere l’agognato obiettivo di non aumentare i prezzi dei beni di consumo il prossimo anno. Ad illustrare la ricetta è il ministro dell’Economia Giovanni Tria che ha parlato di “margini di manovra”.
Il suo tono appare piuttosto ottimista. Addirittura sembrerebbe che, seguendo tale strada, non ci sarebbe bisogno di altre misure per disinnescare le clausole di salvaguardia che porterebbero le aliquote IVA al 25%.
Aumento IVA: come scongiurare le clausole di salvaguardia
Le clausole di salvaguardia sono misure precauzionali prese per salvaguardare i vincoli di bilancio rispetto all’Europa e che scattano ogni qual volta che gli accordi non vengono rispettati. Per l’aliquota IVA l’Italia se le trascina ormai dal 2001. Per scongiurare l’aumento che dovrebbe scattare l’anno prossimo (e poi nel 2021) serve una copertura di almeno 23 miliardi di euro. Secondo Tria per il 2020 si potrebbe abbassare il deficit riducendo le spese per reddito di cittadinanza e quota 100.
Altre risorse potrebbero derivare da “maggiori incassi da fatturazione elettronica” e ulteriori dividendi con la riduzione degli interessi sul debito con Bankitalia. Nel complesso si recupererebbero altri 6-8 miliardi di euro.
Infine si potrebbe lavorare sul livellare alcune detrazioni.
Vedremo se la riforma fiscale servirà ad evitare l’aumento dell’IVA.
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