Il Governo vorrebbe apportare una nuova stretta al reddito di cittadinanza. Come ormai sappiamo, uno dei provvedimenti più discussi e criticati del nuovo esecutivo guidato dalla Premier Meloni è, senz’altro, la riforma del reddito di cittadinanza, che già dal prossimo anno sarà ridimensionato e tagliato a tanti degli attuali percettori.
In particolare, il sussidio continuerà a essere erogato ai cosiddetti soggetti “fragili”:
- nuclei familiari con la presenza di minori;
- nuclei familiari con la presenza di disabili;
- anziani senza un lavoro.
In sostanza, il reddito di cittadinanza sarà tagliato ai giovani che possono andare a lavorare.
È notizia di pochi giorni fa, che adesso lo stesso esecutivo vorrebbe apportare un nuovo taglio al provvedimento. In particolare, si vorrebbe diminuire questo periodo di tempo da 8 a 7 mesi. Il motivo non è stato chiarito. Probabilmente, si tratta solamente per una mera questione di risorse.
Reddito di cittadinanza tagliato tra soli 7 mesi, Durigon: “non è un dramma”
Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, in una recente intervista rilasciata a “La Stampa”, ha anche parlato della riforma del reddito di cittadinanza. Durigon dice di non creare allarmismi e che sul punto si è ancora in fase di discussione. Anche perché, spiega il sottosegretario “stiamo comunque parlando di persone che possono e devono andare a lavorare. Il punto non è un mese in più o in meno, ma invertire la tendenza del reddito a tempo indeterminato. Da parte di Conte e M5S la drammatizzazione è eccessiva”.
Per quanto riguarda i ripensamenti anche su temi così importanti come il reddito di cittadinanza, lo stesso ha detto che si sta cercando di fare quanto possibile e che non è facile trovare soluzioni efficaci, immediate e risolutive con tempistiche così strette.
Ovviamente, anche questo provvedimento del taglio del reddito di cittadinanza dopo i primi 7 mesi del 2023 rimane a oggi una mera proposta suscettibile di ulteriori modifiche in fase di discussione e approvazione in Parlamento. Per avere certezze al riguardo, bisognerà attendere la lettura del testo definitivo della Legge di Bilancio 2023, che dovrà essere varata entro la fine dell’anno. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.