Se prendi il reddito di cittadinanza stai per essere convocato: cosa fare per non perdere il sussidio

Attenzione, se prendi il reddito di cittadinanza stai per essere convocato. Ecco cosa fare per non perdere il sussidio.
2 anni fa
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reddito di cittadinanza

Arrivano le convocazioni per il reddito di cittadinanza. Nei piani della coalizione di centro destra, guidata dal partito di Giorgia Meloni, c’è il superamento del discusso sussidio. Proprio in base alle recenti proposte della prima donna premier in Italia, i percettori di tale misura stanno per essere chiamati a rispondere e dovranno obbligatoriamente presentarsi nel luogo indicato, onde evitare di perdere il sussidio.

Convocazione per il reddito di cittadinanza: se lo percepisci stai per ricevere un messaggio

In questi giorni tanti percettori del reddito di cittadinanza stanno ricevendo un messaggio di convocazione da parte del Centro dell’Impiego o del Comune.

Come si evince dal sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, d’altronde:

Entro 30 giorni dal riconoscimento del Reddito di cittadinanza sarai convocato dal Centro per l’Impiego se devi sottoscrivere il Patto per il Lavoro oppure dai Servizi sociali del Comune se devi sottoscrivere il Patto per l’Inclusione sociale. La convocazione tardiva non provoca la interruzione dell’erogazione del beneficio”.

Lo scopo di tale convocazione è quello di poter attivare tutti i servizi previsti dalla normativa vigente, al fine di favorire la ricerca attiva di un posto di lavoro.

Cosa fare per non perdere il sussidio

Una volta ricevuta la convocazione, i percettori del reddito di cittadinanza devono presentarsi presso il centro per l’impiego alla data e al’ora prefissati. In caso di assenza, senza un giustificato motivo, si deve fare i conti con una riduzione dell’importo del reddito di cittadinanza oppure, nel peggiore dei casi, con la revoca del sussidio stesso.

Onde evitare di dover dire addio al reddito di cittadinanza, pertanto, è necessario giustificare l’assenza. Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, grazie alla nota del 4 marzo 2016, numero 39/0003374, ha definito i motivi per cui l’assenza è giustificata. Ovvero in caso di malattia o  infortunio, ma anche se si svolge il periodo di servizio civile o di leva o richiamo alle armi.

Tra gli altri casi si annoverano anche lo stato di gravidanza, citazioni in tribunale, gravi motivi familiari documentati e limitazione legale della mobilità personale. Ovviamente è possibile assentarsi anche per altre comprovate motivazioni di impedimento oggettivo o di causa di forza maggiore.

Bisogna quindi comunicare e documentare il motivo ​dell’assenza entro la data e l’ora stabiliti dal messaggio di convocazione, o comunque entro e non oltre il giorno successivo alla data ​di convocazione indicata.  A tal fine è sufficiente inviare una mail al centro per l’impiego con in allegato la documentazione attestante l’impossibilità a presentarsi in sede il giorno prestabilito.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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