Reddito di cittadinanza, quando arriva la ricarica di marzo?

La data di ricarica della carta del reddito di cittadinanza dipende da quando è stata presentata e accolta la domanda di accesso al sussidio.
3 anni fa
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reddito di cittadinanza
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La data di ricarica della carta del reddito di cittadinanza, come ormai sappiamo, è legata a quella di presentazione della domanda di accesso al sussidio.

Le scadenze sono 2, in base a quando è stata presentata e accolta la domanda di reddito di cittadinanza, in particolare:

  • per le nuove domande, il sussidio solitamente viene accreditato a partire dal 15 di ogni mese;
  • ai vecchi possessori di carta di reddito di cittadinanza, invece, la ricarica viene effettuata il 27 del mese.

Ad ogni modo, il 27 marzo cade di domenica, motivo per il quale la ricarica potrebbe venire posticipata al 28 marzo, che è un lunedì.

Oltre a questo, segnaliamo che, a partire proprio da questo mese, alcuni percettori del reddito di cittadinanza riceveranno per la prima volta l’accredito dell’assegno unico per figli a cario. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Reddito di cittadinanza, quando verrà pagata la mensilità di marzo 2022?

Come già detto in apertura, la data di ricarica della carta del reddito di cittadinanza dipende da quando è stata presentata e accolta la domanda di accesso al sussidio. In particolare:

  • per quanto riguarda i vecchi possessori di carta di reddito di cittadinanza, l’accredito del mese di febbraio sarà effettuato, come avviene ormai di consueto, giorno 27 del mese;
  • i nuovi fruitori del sussidio, o coloro che hanno chiesto il rinnovo dopo le prime 18 mensilità, invece, già a partire da giorno 15, potranno recarsi agli uffici di Poste Italiane per ritirare la carta di reddito di cittadinanza già accreditata della mensilità di dicembre.

Cadendo di domenica, la ricarica del 27 marzo potrebbe venire posticipata al giorno successivo, lunedì 28 marzo.

Infine, ricordiamo che, proprio a partire da questo mese, ad alcuni percettori del reddito di cittadinanza sarà accreditato anche l’importo relativo al cosiddetto “assegno unico”. Stiamo parlando del beneficio economico mensile a disposizione di tutte le famiglie per ogni figlio fino ai 21 anni di età, erogato dall’Inps sulla base della situazione economica del nucleo familiare di appartenenza e del numero di figli a carico, con criteri di universalità e progressività.

 

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