Quanto spetta per il reddito di cittadinanza e in che modo l’importo può essere rapportato alla composizione del nucleo familiare? Torna in auge questa riflessione alla luce dei nuovi dati sul RdC. Nel mese di maggio l’importo medio riconosciuto a chi ha fatto domanda per il sussidio è di 540 euro, quindi leggermente in rialzo rispetto al primo mese.
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Tito Boeri ha palesato dubbi e sospetti sul fatto che il governo non abbia fornito indicazioni sui beneficiari tipo del sussidio: “temo che i grandi beneficiari siano i singoli”.
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Un’opinione personale che, però, trova riscontro anche in alcuni dati. Basta leggere il Rapporto annuale di Bankitalia: la misura penalizza veramente i nuclei con minori rispetto a quelli formati solo da adulti? In confronto al Rei (Reddito di Inclusione), la scala di equivalenza che tiene conto della composizione del nucleo familiare, risulta essere meno generosa per chi ha figli under 18. Infatti la scala di equivalenza riconosce un coefficiente pari a 1,00 al primo componente con maggiorazione di 0,4 per ogni componente aggiuntivo maggiorenne e 0,2 per ogni minorenne facente parte del nucleo familiare. Si arriva fino a 2,2 per disabili. Ricordiamo invece che la scala di equivalenza del Rei attribuiva un coefficiente pari a 1,00 per un nucleo formato da una sola persona, 1,57 per due componenti, 2,04 per famiglie di tre persone, 2,46 per quattro componenti, 2,85 per cinque componenti, 3,20 per sei o anche più componenti.