Reddito minimo garantito, referendum Svizzera: 2.500 franchi al mese per tutti

Referendum in Svizzera sul reddito minimo garantito: 2.500 franchi al mese per ogni adulto e 625 per i figli. Ma come funziona?
8 anni fa
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Sondaggi referendum Svizzera pessimistici

L’impatto sull’economia elvetica potrebbe essere anche meno visibile di quanto non ci si aspetti. Si consideri che il reddito medio pre-tasse di un cittadino svizzero è oggi di 6.427 franchi al mese, mentre il livello di reddito, al di sotto della linea di povertà è di 2.219 franchi. Ne consegue, che in pochi beneficerebbero dell’assegno garantito dallo stato e che questo servirebbe appena a mantenere uno svizzero al di sopra della soglia di povertà. Sarà forse per questo, che i sondaggi assegnano scarse chance di vittoria ai “sì”, che arriverebbero non oltre il 40%.

D’altronde, gli svizzeri si sono sempre mostrati un popolo democraticamente maturo e pragmatico e ogni volta che sono andati a votare, hanno segnalato la loro indisponibilità a cedere a iniziative populiste e che possano danneggiare il business. Per questo, negli ultimi anni hanno respinto con il voto la richiesta d’introduzione di un salario minimo, di un tetto agli stipendi dei manager, di maggiori tasse sugli stranieri o di un minore numero di ore lavorative settimanali.

Differenze con salario minimo

Affinché la proposta di iniziativa popolare sia approvata, è necessaria che ottenga il voto favorevole della maggioranza assoluta degli elettori e dei 26 cantoni del paese alpino. Il reddito minimo garantito o di base non deve essere confuso con il salario minimo. Infatti, qui si tratta di garantire a ogni individuo residente legalmente in Svizzera un reddito minimo, in cambio di nulla. Non importa che il beneficiario lavori o meno, perché l’unica condizione prevista dai referendari è in questo caso che egli percepisca un reddito inferiore ai 2.500 franchi mensili, nel quale caso sarebbe integrato fino a quel livello.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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