Referendum costituzionale 4 dicembre: spiegati nel dettaglio i motivi del “SI” e del “NO”

Referendum costituzionale del 4 dicembre: cosa votare? Spiegato nel dettaglio cosa comporta votare “SI” e cosa comporta votare “NO”
8 anni fa
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Chi vota SI al Referendum Costituzionale

Le ultime dichiarazioni di Matteo Renzi, che ha parlato di accozzaglia per il ‘NO’, hanno suscitato grandi polemiche, ma anche risposte di questo genere: se quasi tutte le forze parlamentari – e nel paese – di destra e di sinistra appoggiano il NO, il problema non è l’accozzaglia, ma la riforma stessa. In realtà ad appoggiare il SI c’è qualche impresentabile e su tutti si parla costantemente di Denis Verdini, colui che ha da sempre puntellato il governo Renzi da destra.

Ad appoggiare il fronte del SI, comunque, c’è soprattutto la maggioranza PD, alcuni esponenti dei Radicali (come Emma Bonino), Angelino Alfano e la sua destra moderata e Confindustria. In più, la maggior parte dei giornali economici europei e americani sono favorevoli alla riforma: al di là della retorica dei ‘poteri forti’, il fronte del SI sembra ridotto, ma potente. Dal mondo della società civile, la riforma incassa il favore di Roberto Benigni, Ilaria D’Amico, Claudio Bisio, Alessandro Cecchi Paone, Susanna Tamaro, Umberto Galimberti, Flavio Briatore, Natasha Stefanenko, Giampiero Mughini, Stefania Sandrelli, Oliviero Toscani, Paolo Crepet, Federico Moccia, Liliana Cavani.

Chi vota NO al Referendum Costituzionale

Il fronte del NO è indubbiamente molto variegato. Dal punto di vista politico va dai dissidenti PD e Sinistra Italiana a Salvini, passando per il centrodestra (i berlusconiani, in realtà, sono molto indecisi) e il M5S. Le motivazioni sono ovviamente differenti: per la minoranza DEM, oltre a motivi tecnici e ideologici, si tratta di cercare di fare fuori Renzi e la sua idea di potere personale, considerata troppo berlusconiana e un passo indietro per il partito democratico. Da Sinistra le accuse sono soprattutto di cripto-autoritarismo e si legge in questa direzione la parabola di tutte le riforme sponsorizzate dal governo Renzi: dal Jobs Act, i cui effetti non sono stati positivi sull’occupazione e l’abolizione dell’articolo 18 ha portato a un numero maggiore di licenziamenti, alla Buona Scuola, che è stata la riforma del sistema dell’istruzione più criticata degli ultimi anni.

Il M5S pone l’accento soprattutto sul fatto che si tratti di una riforma che difende e riproduce la casta (come abbiamo spiegato poco sopra), mentre Salvini vuole essenzialmente mandare a casa Renzi e cercare di puntare al governo. Dal mondo della società civile, a votare NO saranno Elio Germano, Sabrina Ferilli, Claudio Santamaria, Piero Pelù, Toni Servillo, Fiorella Mannoia, Fedez, Erri De Luca, Sabina Guzzanti, Alba Parietti, Leo Gullotta, Maurizio Crozza, Anna Oxa, J-Ax, Andrea Camilleri.

 

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