Possibile opzione al regime dei minimi 2014 con applicazione dell’imposta sostitutiva al 5% anche per l’anno in corso. Scatta però il problema coperture finanziarie.
Regime minimi: imposta al 5% anche nel 2015?
Se il Governo riuscirà a recuperare i 70 milioni necessari, potrebbe essere approvato l’emendamento ispirato dal sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, che consente ai contribuenti minimi di optare, anche per il 2015, al vecchio regime dei minimi con imposta sostitutiva al 5% e il limite dei ricavi a 30mila euro.
Apertura partita IVA con il regime 2014: boom a novembre scorso
Intanto arrivano i dati del Dipartimento delle finanze in merito all’apertura delle nuove partite IVA con un boom (+15,5%) registrato nel mese di novembre 2014, rispetto allo stesso mese del 2013.
Boom spinto soprattutto dai rumors e poi dalle conferme dell’entrata in vigore del nuovo regime dei minimi con la Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190/2014) anche se la stessa Legge ha permesso alle partite Iva già attive di continuare ad applicare il vecchio meccanismo. Di conseguenza, spiegano i tecnici del Dipartimento, lo sprint può essere stato determinato da contribuenti che hanno anticipato l’apertura al 2014 per poter applicare il precedente regime ritenuto, per loro, più conveniente. Per quanto riguarda la ripartizione territoriale, i numeri sono positivi per tutto il territorio nazionale, con maggiori aperture di ditte individuali nella Provincia autonoma di Bolzano (+56,9%), in Molise (+24,7%) e Lombardia (+23,6%). Tra i settori produttivi, primeggia il commercio con il 24,8% del totale, a cui seguono le attività professionali con il 15,9%, in terza posizione alloggio/ristorazione con il 9%.