Regime forfettario. Quali novità nel 2024?

Nel DDL di bilancio 2024, a oggi non ci sono novità per il regime forfetario, tuttavia dal 1° gennaio cambia un adempimento sostanziale
12 mesi fa
2 minuti di lettura
regime forfettario
Foto © Licenza Creative Commons

Il regime forfettario potrà essere applicato anche nel 2024.

Nel DDL di bilancio non ci sono interventi sul regime di favore, dunque a oggi, requisiti di accesso e cause di esclusioni rimangono invariati.

Attenzione però, dal 1° gennaio 2024 entrerà in vigore una grossa novità che nulla ha a che fare con la Legge di bilancio ma che cambierà la quotidianità di chi opera in regime forfettario. Infatti, si passa dal cartaceo al digitale. Dopo aver ricordato i requisiti per aprire la partita iva in regime forfettario vedremo nello specifico cosa succederà dal 1° gennaio in avanti.

Il regime forfettario. I requisiti 2023 e un cenno alla cause di esclusione

Nel 2024 potranno accedere o rimanere nel regime forfettario le partite iva che:

  • hanno conseguito ricavi ovvero hanno percepito compensi, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 85.000 euro;
  • hanno sostenuto spese per un importo complessivo non superiore a 20.000 euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e compensi a collaboratori, anche a progetto.

Con ricavi superiori a 85.000 e fino a 100.000 euro, si esce dal regime forfettario con effetto dall’anno successivo a quello di superamento del limite; con ricavi oltre 100.000 euro, l’uscita dal regime forfettario è immediata (regole ordinarie Irpef e IVA a partire dalle operazioni effettuate che comportano il superamento del predetto limite di 100.000 euro).

Le cause di esclusione

Anche le cause di esclusione 2024 rimarranno quelle in vigore nell’anno in corso.

In particolare, niente regime forfettario per:

  • le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva o di regimi forfetari di determinazione del reddito;
  • i non residenti, a eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno Stato aderente all’Accordo sullo Spazio economico europeo che assicuri un adeguato scambio di informazioni e che producono in Italia almeno il 75% del reddito complessivamente realizzato;
  • i soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi.
  • gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari;
    coloro che controllano direttame;
  • ecc.

Per l’elenco completo delle cause di esclusione vi rimandiamo alla nostra guida sul regime forfettario 2023.

Regime forfettario 2024. Quali novità?

In base a quanto detto finora, nel 2024 rimarranno invariati sia i requisiti di accesso sia le cause di esclusione del regime forfettario.

Dunque chi quest’anno avrà un monte ricavi/compensi fino a 85.000 euro ( da ragguagliare ad anno) potrà rimanere nel forfettario anche nel 2024.

Detto ciò, al 1° gennaio 2024 ci sarà una grossa novità.

Infatti, entrerà in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica anche per i contribuenti in regime forfettario.

Questo perchè, il c.d. decreto PNRR (DL 36/2022) ha previsto l’obbligo di fatturazione elettronica anche per:

  • i contribuenti in regime forfettario (articolo 1, commi da 54 a 89, legge 190/2014);
  • i contribuenti in “regime di vantaggio” (articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011);
  • i soggetti passivi (associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore) che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale ai fini dell’Iva e delle imposte sui redditi (articoli 1 e 2, legge 398/1991).

Alcuni dei contribuenti appena citati hanno già l’obbligo di fattura elettronica. Infatti, l’obbligo di fattura elettronica è scattato dal 1° luglio 2022. Ciò vale solo per i contribuenti che nell’anno 2021 hanno conseguito ricavi o compensi, ragguagliati ad anno, superiori a 25.000. Per tutti gli altri soggetti forfettari l’obbligo di F.E. decorrerà dal 1° gennaio 2024.

Indipendentemente dai ricavi/compensi conseguiti nel 2022 o nel 2023.

Riassumendo.

  • Nel 2024 rimarranno invariati sia i requisiti di accesso sia le cause di esclusione del regime forfettario;
  • dal 1° gennaio entrerà in vigore l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica;
  • ciò vale indipendentemente dai ricavi/compensi conseguiti nel 2023.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Mutui tasso fisso e variabile, impatto da mancata stretta BCE
Articolo precedente

La BCE ferma la stretta sui tassi di interesse, ecco cosa significa per i mutui a tasso variabile e fisso

esenzione canone rai
Articolo seguente

Addio al canone Rai, ecco gli esoneri da tenere in considerazione per non pagare la tassa