Regime forfettario. La cessione del credito per pagare meno imposte

I versamenti possono essere effettuati dal 21 al 31 luglio applicando una maggiorazione dello 0,40%, in ragion di giorno
1 anno fa
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cessione bonus edilizi
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Sulla posta elettronica di Investire Oggi, è arrivato un interessante quesito sul pagamento delle imposte tramite la c.d. cessione del credito.

Buongiorno, non ho ancora effettuato il pagamento del saldo 2022 e dell’acconto 2023. Non ho deciso se pagare al 31 luglio o rimandare a fine agosto in ravvedimento operoso. Detto ciò, la mia banca mi ha proposto di acquistare un credito edilizio. Il prezzo è molto conveniente, infatti, per un credito pari a 9.000 euro pagherei solo 6.000 euro. Tuttavia non mi è ancora chiaro come potrei utilizzare tale bonus edilizio da cessione del credito. Potreste darmi indicazioni in merito? 

La scadenza delle imposte tra proroghe, maggiorazioni e ravvedimento

Prima di rispondere al quesito del nostro lettore, è utile richiamare le tempistiche di pagamento delle imposte, saldo 2022 e primo acconto 2023.

Ebbene, il DL 51/2023 ha prorogato il termine di versamento delle imposte dal 30 giugno, c.d. tax day al 20 luglio. Inoltre, i versamenti possono essere effettuati dal 21 al 31 luglio applicando una maggiorazione dello 0,40%, in ragione di giorno. Dunque, ad esempio chi non ha versato al 20 luglio ma pagherà il dovuto entro oggi applicherà lo 0,40/11*1 ossia lo 0,036%. Se invece decide di versare il 31 luglio la maggiorazione dell’0,40% deve essere ragguagliata a 11/11: 1000 x 0,4% = 4 x 11 / 11 = 4.

Detto ciò, dopo tale scadenza, a partire da agosto, il versamento può essere regolarizzato mediante il c.d. ravvedimento operoso.

A seconda del momento in cui si decide di regolarizzare il versamento omesso o carente, si distingue tra diverse forme di ravvedimento (art. 13 D. Lgs. n. 472 del 1997).

In particolare  si parla di:

  • Ravvedimento sprint;
  • Ravvedimento breve;
  • Ravvedimento intermedio;
  • Ravvedimento lungo;
  • Ravvedimento lunghissimo.

A ciascun ravvedimento corrisponde un abbattimento percentuale rispetto alla sanzione prevista per l’omesso versamento. Ad esempio, con il ravvedimento sprinti si applica una sanzione pari allo 0,1% (1/10 dell’1%) per ogni giorno di ritardo. Fino al 14° giorno.

Regime forfettario. La cessione del credito per pagare meno imposte

Fatta tale doverosa ricostruzione veniamo al quesito riportato in premessa.

I crediti da cessione del credito o sconto in fattura superbonus, bonus facciate, ecc, possono essere utilizzati per pagare in F24 imposte e contributi che si versano con tale modello ossia:

  • imposte sui redditi;
  • Iva;
  • Irap;
  • contributi previdenziali dovuti da titolari di posizione assicurativa;
  • contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori dei lavori;
  • premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
  • tasse sulle concessioni governative;
  • tasse scolastiche;
  • imposte sostitutive delle imposte sui redditi e dell’Iva;
  • ecc.

Dunque, laddove, cosa molto probabile, si riesce a scontare un prezzo più basso rispetto a quello che è il valore nominale del credito, il contribuente ha la convenienza ad acquistare; infatti il credito potrà essere utilizzato in F24 per il suo valore nominale. Ciò permette di risparmiare su imposte e contributi dovuti allo Stato. All’impresa conviene acquistare il credito. Il consiglio che possiamo dare al nostro lettore è quello di acquistare il credito per pagare le imposte in scadenza e per i successi versamenti.

Riassumendo…

  • Con la cessione del credito, si possono pagare anche le imposte, saldo e acconto;
  • il credito può essere utilizzato anche in ravvedimento operoso;
  • l’utilizzo del credito avviene per il suo valore nominale.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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