Per i contribuenti in regime forfettario, il mese di novembre segna un momento cruciale dell’anno fiscale. Entro il 30 novembre 2024, infatti, sarà necessario procedere, se dovuto, al versamento del secondo o unico acconto dell’imposta sostitutiva dovuta.
Questa data rappresenta un appuntamento fondamentale, che richiede una conoscenza chiara delle modalità e delle tempistiche di pagamento per evitare sanzioni e costi aggiuntivi.
Il termine del 30 novembre, ad ogni modo, riguarda tutti i contribuenti, con o senza partita IVA, chiamati a versare il secondo o unico acconto per l’anno in corso.
Ad ogni modo, ci saranno die giorni in più per pagare. Infatti, il 30 novembre è sabato. Quindi, si può slittare al 2 dicembre.
Scadenze saldo 2023 e primo acconto 2024: un riepilogo
Per comprendere il significato di questo secondo acconto, è utile ricordare le scadenze precedenti. Il saldo per l’anno fiscale 2023 e il primo acconto per il 2024 erano fissati al 1° luglio 2024, con una finestra di 30 giorni per effettuare il pagamento con una maggiorazione dello 0,40%.
Alcuni contribuenti (partita IVA), tuttavia, hanno beneficiato di una proroga, spostando la scadenza al mese di agosto. Inoltre, mentre per il saldo e primo acconto è stata prevista possibilità, per tutti, di rateizzare fino a dicembre di questo stesso anno, detta chance non è prevista per il secondo o unico acconto.
Dunque, questa prossima scadenza di novembre dovrà essere rispettata in un’unica soluzione. Ad ogni modo chi dovesse saltare potrà fare il ravvedimento operoso. Questo meccanismo consente di regolarizzare un pagamento ritardato mediante l’applicazione di una sanzione ridotta, che varia in base al tempo trascorso dal termine di scadenza. Utilizzare il ravvedimento operoso può rivelarsi conveniente per chi, per motivi imprevisti, non riesce a effettuare il versamento in tempo.
In merito alla possibilità di rateizzare il secondo acconto, ricordiamo che per il 2023, fu data possibilità (con una norma ad hoc) di rateizzo in 5 rate. Una chance, quindi, che ad oggi non è prevista per il secondo acconto 2024, ma nulla toglie che il legislatore potrebbe nuovamente intervenire per concedere il rateizzo come fu per lo scorso anno. Ad ogni modo, in assenza di interventi legislativi in tal senso, il secondo acconto 2024 resterà non rateizzabile.
Modalità di pagamento del secondo o unico acconto 2024 per i forfettari
I contribuenti in regime forfettario sono tenuti a utilizzare il Modello F24 in modalità telematica per il versamento dell’imposta sostitutiva. Questo strumento è ormai standard per la maggior parte dei contribuenti italiani e consente di effettuare pagamenti sia autonomamente che attraverso l’intermediazione di professionisti come commercialisti e consulenti fiscali.
Il codice tributo specifico per il versamento del secondo acconto 2024 per chi rientra nel regime forfettario è il 1791. I contribuenti devono prestare attenzione ai codici tributo corretti per evitare errori che potrebbero causare ritardi nella registrazione del pagamento o sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate. Per chi è, invece, in regime di vantaggio il codice tributo è 1794. Si ricorda di presentare al pagamento anche il Modello F24 con compensazioni il cui saldo è zero. Se non li si presenta, il pagamento risulterà omesso.
Riassumendo…
- Nelle scadenze fiscali di novembre 2024 c’è anche il secondo acconto o unico acconto 2024 per i forfettari
- La scadenza è stabilita al 30 novembre 2024 (con slittamento al 2 dicembre).
- Niente rateizzazione disponibile, solo pagamento in unica soluzione.
- Codice tributo per forfettari: 1791 (per forfettari) e 1794 (per regime di vataggio).
- Ravvedimento operoso disponibile per regolarizzare pagamenti ritardati con sanzioni ridotte.
- Pagamento tramite Modello F24 telematico per facilità e precisione.