Regime forfettario, vantaggi e svantaggi si equivalgono? Oppure sono più i pro che i contro? Come sappiamo, si tratta di un sistema fiscale semplificato, introdotto in Italia nel 2015, pensato per agevolare i piccoli imprenditori, professionisti e lavoratori autonomi. Questo regime offre una gestione più snella rispetto ai regimi ordinari e mira a ridurre il carico fiscale e amministrativo per chi ha un fatturato annuo inferiore a una determinata soglia.
Negli ultimi anni, è diventato molto popolare tra i titolari di partita IVA, soprattutto per i numerosi vantaggi che comporta, come aliquote fiscali ridotte e la semplificazione degli obblighi contabili.
Leggi questa guida per scoprire i vantaggi e gli svantaggi del regime forfettario e capire se questo regime è adatto alla tua attività oppure no.
Cos’è il regime forfettario?
Il forfettario è un regime fiscale agevolato pensato per i piccoli contribuenti con ricavi o compensi non superiori a una determinata soglia, attualmente fissata a 85.000 euro annui. Il regime sostituisce i precedenti regimi agevolati e mira a semplificare la gestione fiscale di imprenditori individuali e professionisti.
Una delle caratteristiche principali del regime forfettario è che prevede una tassazione forfettaria, ovvero una percentuale fissa del reddito imponibile. Inoltre, non si applicano l’IVA né le normali deduzioni delle spese effettive, ma si utilizza un coefficiente di redditività per calcolare l’imponibile. Questo coefficiente varia a seconda dell’attività svolta e rappresenta la parte del fatturato considerata come reddito.
Requisiti per accedere al regime forfettario
Per accedere al regime forfettario, il contribuente deve soddisfare una serie di requisiti.
- Limite di fatturato, i ricavi o compensi annui non devono superare 85.000 euro.
- Spese per lavoro dipendente, le spese per lavoro dipendente o collaboratori non devono superare i 20.000 euro.
- Beni strumentali, il valore complessivo dei beni strumentali utilizzati non deve superare i 20.000 euro.
- Partecipazioni in altre società, non è possibile aderire al regime forfettario se si detengono partecipazioni di controllo in altre società.
- Prosecuzione del lavoro dipendente, non è possibile aderire al regime forfettario se si svolge un’attività che è la mera prosecuzione di un lavoro dipendente svolto nei due anni precedenti.
Se un contribuente rispetta tutti questi requisiti, può scegliere di aderire al regime forfettario, che offre numerosi vantaggi fiscali e semplificazioni amministrative.
Vantaggi del regime forfettario
Il regime forfettario offre diversi vantaggi per i lavoratori autonomi e le piccole imprese ed è una scelta popolare anche per i lavoratori dipendenti che vogliono svolgere un’attività autonoma parallela. Vediamo i principali benefici.
Aliquota fiscale ridotta
Il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva che sostituisce l’IRPEF, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP. Questa imposta è pari al 15% del reddito imponibile, calcolato applicando il coefficiente di redditività. Per le nuove attività, nei primi cinque anni, l’aliquota scende al 5%, offrendo un grande vantaggio a chi avvia un’impresa o un’attività professionale.
Esenzione dall’IVA
Nel regime forfettario, il contribuente è esonerato dall’applicazione dell’IVA. Questo significa che non deve addebitare l’IVA nelle fatture emesse e non è tenuto a versarla all’Erario. Non è nemmeno necessario presentare la dichiarazione IVA o gestire la liquidazione dell’imposta. Questo comporta una significativa riduzione degli adempimenti contabili e amministrativi.
Semplificazione contabile
Uno dei principali vantaggi del regime forfettario è la semplificazione degli adempimenti contabili. I contribuenti non sono obbligati a tenere scritture contabili complesse, come il registro IVA o il bilancio di esercizio. L’unico obbligo è la conservazione delle fatture e delle ricevute emesse e ricevute. Questo riduce i costi legati alla contabilità e rende la gestione fiscale molto più agevole.
Riduzione dei contributi previdenziali
Per i contribuenti iscritti alla gestione commercianti o artigiani dell’INPS, il regime forfettario prevede una riduzione dei contributi previdenziali pari al 35%.
Gestione semplificata delle tasse
Nel regime forfettario, il calcolo delle tasse è molto più semplice rispetto al regime ordinario. Non è necessario determinare con precisione tutte le spese deducibili, poiché il reddito imponibile viene calcolato applicando un coefficiente di redditività predefinito. Questo semplifica la gestione fiscale e riduce gli errori nella dichiarazione dei redditi.
Svantaggi del regime forfettario
Nonostante i numerosi vantaggi, il regime forfettario presenta anche alcuni svantaggi, che è importante considerare prima di decidere se aderirvi. Vediamo quali sono.
Limitazioni al fatturato
Il principale svantaggio del regime forfettario è il limite di fatturato. Se i ricavi o compensi superano la soglia di 85.000 euro annui, il contribuente sarà costretto a uscire dal regime forfettario e passare a quello ordinario. Questo può comportare un aumento significativo del carico fiscale e contabile. Inoltre, superare questa soglia anche di poco comporta l’esclusione dal regime forfettario a partire dall’anno successivo.
Impossibilità di detrarre le spese
Nel regime forfettario non è possibile dedurre le spese sostenute per l’attività, ad eccezione dei contributi previdenziali obbligatori. Questo significa che, anche se si hanno spese elevate, queste non possono essere utilizzate per ridurre l’imponibile. In alcuni casi, soprattutto per chi ha costi aziendali significativi (come l’acquisto di beni strumentali o spese per servizi professionali), questo può risultare uno svantaggio rispetto al regime ordinario, dove invece le spese sono deducibili.
Svantaggi per chi lavora con aziende soggette a IVA
Un altro svantaggio riguarda chi lavora prevalentemente con aziende soggette a IVA. Poiché nel regime forfettario non si addebita l’IVA, i clienti che sono aziende non possono detrarre l’IVA dalle fatture emesse. Questo potrebbe rendere meno appetibile la collaborazione con fornitori in regime forfettario, poiché le aziende potrebbero preferire lavorare con fornitori che addebitano l’IVA, così da poterla detrarre.
Ridotta possibilità di accedere a finanziamenti
Le banche e gli istituti di credito, quando valutano una richiesta di finanziamento o mutuo, considerano attentamente il reddito del richiedente. Poiché nel regime forfettario il reddito imponibile è calcolato forfettariamente, questo potrebbe risultare inferiore rispetto a quello effettivo. Di conseguenza, l’accesso a finanziamenti o mutui potrebbe essere più difficile per i lavoratori in regime forfettario, soprattutto se il reddito dichiarato è relativamente basso.
Esclusione di alcune categorie di lavoratori
Il regime forfettario non è accessibile a tutti i lavoratori. Alcune categorie, come i professionisti che lavorano principalmente con l’ex datore di lavoro, o chi detiene partecipazioni in altre società, non possono aderire a questo regime. Questo limita la platea di lavoratori che possono beneficiare delle agevolazioni offerte dal regime forfettario.
Quando conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario è particolarmente conveniente per chi ha un fatturato contenuto e spese limitate. Per chi ha costi aziendali ridotti, la mancata possibilità di dedurre le spese non rappresenta uno svantaggio rilevante. Inoltre, la ridotta aliquota fiscale e la semplificazione degli adempimenti contabili rendono il regime forfettario una scelta vantaggiosa per molti piccoli imprenditori, artigiani, commercianti e professionisti.
È particolarmente conveniente per chi:
- avvia una nuova attività, grazie all’aliquota ridotta del 5% nei primi cinque anni;
- ha costi aziendali limitati e non necessita di dedurre molte spese;
- non supera il limite di fatturato di 85.000 euro annui;
- vuole semplificare la gestione contabile e fiscale.
Quando non conviene il regime forfettario?
Il regime forfettario potrebbe non essere la scelta migliore per chi ha spese aziendali significative o un fatturato vicino al limite di 85.000 euro. Inoltre, chi lavora principalmente con aziende soggette a IVA potrebbe trovare meno vantaggioso questo regime, poiché non può addebitare l’IVA in fattura.
Non è conveniente per chi:
- ha spese aziendali elevate che non possono essere dedotte;
- ha un fatturato che rischia di superare la soglia dei 85.000 euro annui;
- lavora prevalentemente con aziende che richiedono l’IVA in fattura;
- ha bisogno di dedurre molte spese per ridurre l’imponibile fiscale.
Conclusione
In conclusione, possiamo dire che nel regime forfettario vantaggi e svantaggi si equivalgono. Questo rappresenta una soluzione fiscale vantaggiosa per molti piccoli imprenditori e professionisti grazie alla sua semplicità e alle agevolazioni fiscali offerte. Tuttavia, non è privo di limitazioni e potrebbe non essere la scelta migliore per tutti, come ad esempio per chi ha spese elevate o un fatturato vicino al limite stabilito dalla legge.
Riassumendo…
- Il regime forfettario offre vantaggi come aliquote fiscali ridotte e semplificazione contabile.
- Tuttavia, non permette la deduzione delle spese aziendali limitando i benefici fiscali per chi ha alti costi.
- È vantaggioso per attività con fatturato contenuto e poche spese deducibili.
- Il limite di fatturato annuo è di 85.000 euro, oltre il quale si perde l’accesso al regime.
- Può ridurre l’accesso a finanziamenti, poiché il reddito imponibile è calcolato forfettariamente.