In Italia, dal 2017 esiste una norma che prevede il pagamento di un’imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero. Una sorta di “Bonus Stranieri”, ma, sicuramente, conveniente solo a pochi.
Questa agevolazione, in ogni caso, è molto vantaggiosa per entrambe le parti.
Lo stato, attraendo capitali esteri, ha una maggiore base su cui poter far cassa, mentre gli stranieri hanno un vantaggio fiscale che, in alcuni casi, è davvero notevole. Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi spetta il “Bonus Stranieri Facoltosi”
Tassa sugli stranieri (facoltosi)
Ai sensi della Legge 232/2016 (Legge di Bilancio 2017), coloro che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono beneficiare di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all’estero.
La norma, come detto, non è vantaggiosa per tutti, essa prevede, infatti, il pagamento di un’imposta forfettaria di 100 mila euro, in misura fissa, per ciascun periodo d’imposta in cui viene esercitata.
L’adesione al regime avviene al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, riferita al periodo d’imposta in cui è stata trasferita la residenza fiscale in Italia o in quello immediatamente successivo.
L’opzione si rinnova automaticamente di anno in anno, ma fino ad un massimo di 15 anni.
Il versamento dell’imposta sostitutiva, di 100mila euro, deve essere effettuato in un’unica soluzione, per ciascun periodo di imposta, entro la data prevista per il versamento del saldo delle imposte sui redditi.
Infine, c’è da dire che quest’imposta sostitutiva è valida solamente per i redditi prodotti all’estero. I redditi prodotti in Italia verranno assoggettati ad aliquota ordinaria Irpef.
Sarebbero circa 300 gli stranieri che, negli ultimi 3 anni, hanno deciso di trasferire la propria residenza in Italia e sfruttare questa agevolazione fiscale.
Spesso, secondo i dati del Ministero, si tratta di importanti sportivi come noti calciatori, imprenditori, emiri ecc, i cui nomi, comunque, vengono tenuti riservati.
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