Con l’obiettivo di premiare i contribuenti che dimostrano elevati livelli di affidabilità fiscale, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha firmato, l’11 aprile 2025, un provvedimento chiave che disciplina i criteri e le modalità per l’accesso al cosiddetto regime premiale ISA riferito all’anno d’imposta 2024.
Si tratta di un insieme di agevolazioni pensate per chi applica gli Indici sintetici di affidabilità (ISA), introdotti dall’articolo 9-bis del Decreto Legge n. 50/2017 e recentemente aggiornati dal Decreto Legislativo n. 1/2024.
Le modifiche apportate puntano a semplificare gli adempimenti fiscali per i soggetti ritenuti “affidabili” sulla base dei punteggi ISA, incentivando comportamenti virtuosi e promuovendo la compliance spontanea.
Regime premiale ISE: agevolazioni fiscali in base al punteggio
Il regime premiale ISA si articola in diverse misure di favore, accessibili in funzione del livello di affidabilità raggiunto, con punteggi che vanno da 8 a 9. Le facilitazioni si applicano a vari ambiti dell’attività fiscale, tra cui la compensazione dei crediti, il rimborso dell’IVA, le verifiche e i controlli da parte dell’amministrazione finanziaria.
Esonero dal visto di conformità per le compensazioni
Una delle agevolazioni principali riguarda l’esonero dall’obbligo del visto di conformità per la compensazione di crediti tributari. In particolare:
- Per l’IVA, non è richiesto il visto per crediti fino a 70.000 euro annui;
- Per le imposte dirette e l’IRAP, il limite è di 50.000 euro annui.
Tale beneficio è accessibile ai contribuenti con un punteggio ISA almeno pari a 8 per l’anno d’imposta 2024, con una graduazione del vantaggio in funzione del punteggio ottenuto.
Rimborsi IVA semplificati
Un ulteriore incentivo è previsto per i rimborsi dell’IVA.
Anche in questo caso, per importi non superiori a 70.000 euro annui, non è necessaria l’apposizione del visto di conformità né la prestazione di garanzie fideiussorie, semplificando notevolmente la procedura per ottenere i rimborsi fiscali.
Esclusioni da controlli e accertamenti
Il regime premiale ISA 2025 (anno d’imposta 2024) non si limita alla semplificazione degli adempimenti, ma estende i suoi effetti anche alle attività di accertamento dell’Agenzia delle Entrate, riducendo il rischio e l’impatto di controlli per i contribuenti più affidabili.
Società non operative: esclusione automatica
I soggetti che ottengono un punteggio ISA pari almeno a 9 per il 2024, o che registrano una media semplice dei punteggi per il biennio 2023-2024 pari almeno a 9, vengono esclusi dall’applicazione della disciplina sulle società di comodo. Questa normativa, contenuta nell’articolo 30 della legge n. 724/1994, prevede vincoli stringenti per le società considerate non operative, che in questo caso non troveranno applicazione.
Regime premiale ISA anche su accertamenti presuntivi
Un’altra importante misura riguarda l’inibizione dell’uso di presunzioni semplici come base per gli accertamenti fiscali. Tale esclusione è valida:
- Per chi raggiunge un punteggio pari almeno a 8,5 per l’anno 2024;
- Per chi ha una media ISA di almeno 9 tra il 2023 e il 2024.
Questo significa che i soggetti in possesso dei requisiti sopra indicati non potranno essere oggetto di verifiche fondate su elementi indiziari o presunzioni non supportate da prove documentali dirette.
Riduzione dei termini per l’attività di accertamento
Un vantaggio ulteriore previsto dal regime premiale ISA è la riduzione dei termini entro i quali l’amministrazione può effettuare accertamenti. Per i contribuenti con punteggio pari almeno a 8 per il 2024, i termini decadenziali per l’azione accertativa vengono anticipati di un anno. Questo si traduce in una minore esposizione temporale al rischio di verifiche e rettifiche da parte del fisco.
Esclusione del redditometro per redditi coerenti
Infine, i soggetti che raggiungono un livello di affidabilità almeno pari a 9 nel 2024 possono beneficiare dell’esclusione dalla determinazione sintetica del reddito complessivo. Tale misura, prevista solo se il reddito accertabile non supera di oltre due terzi quello dichiarato, mira a evitare accertamenti basati sul cosiddetto “redditometro”, uno strumento che stima il reddito del contribuente in base al suo tenore di vita e ai beni posseduti.
Regime premiale ISA: un sistema per promuovere la fedeltà fiscale
Il nuovo assetto del regime premiale ISA si conferma come uno strumento strategico per rafforzare il rapporto di fiducia tra fisco e contribuenti. Introducendo una logica meritocratica, il sistema non solo riconosce vantaggi concreti a chi dimostra affidabilità, ma stimola anche comportamenti virtuosi nella gestione delle attività economiche.
Tutto ciò si inserisce in una più ampia strategia di semplificazione fiscale e prevenzione del contenzioso, in linea con le indicazioni normative e gli indirizzi di riforma che puntano alla digitalizzazione e all’efficienza del sistema tributario.
Conclusione sul regime premiale ISA
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dell’11 aprile 2025 segna un ulteriore passo avanti nel processo di valorizzazione della collaborazione tra contribuenti e amministrazione fiscale. Attraverso il regime premiale ISA, viene riconosciuto un trattamento di favore a coloro che operano con trasparenza e affidabilità, dimostrando come il rispetto delle regole possa tradursi in vantaggi tangibili.
I contribuenti interessati dovranno quindi monitorare con attenzione i propri punteggi ISA e adottare comportamenti coerenti con gli obiettivi di correttezza fiscale, così da accedere alle numerose opportunità previste per il 2024. In un contesto sempre più orientato alla compliance preventiva, l’affidabilità fiscale diventa un vero e proprio asset per il contribuente.
Riassumendo
- Il regime premiale ISA 2024 premia i contribuenti fiscalmente affidabili con agevolazioni.
- Esenzione dal visto di conformità per compensazioni IVA e imposte entro certi limiti.
- Rimborsi IVA semplificati senza garanzie per chi raggiunge alti punteggi ISA.
- Esclusione dalle norme sulle società non operative con punteggio ISA almeno pari a 9.
- Niente accertamenti presuntivi per contribuenti con punteggio da 8,5 o media biennale 9.
- Ridotti termini accertativi e niente redditometro se redditi coerenti e punteggio alto.