Oggi è in arrivo il nuovo report dell’Iss con le regioni che cambiano colore da lunedì 19 aprile. Anche per la prossima settimana saranno valide solo la zona arancione e la zona rossa in Italia. Per ripristinare la zona gialla il Governo aspetterà direttamente la fine di aprile, quindi o dal 26 o direttamente dal 3 maggio. Dalla prossima settimana, insomma, sono previsti nuovi cambiamenti per alcune regioni.
La Campania torna in zona arancione
In base agli ultimi dati relativi alle regioni che rischiano di passare in zona rossa o in zona arancione, sembra che la Campania, attualmente nella fascia più rischiosa, abbia buone chance di tornare in zona arancione.
Nessun cambio colore per Sardegna, Puglia e Valle D’Aosta che dovrebbero rimanere in zona rossa anche la prossima settimana.
Attualmente si trovano in zona rossa solo la Campania, Puglia, Sardegna e Valle D’Aosta. A sperare di cambiare colore dal 19 aprile è dunque la Campania, che viaggiando sotto la soglia di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti, ha ottime chance di tornare in arancione.
Nessuna possibilità, invece, per Sardegna, Puglia e Valle D’Aosta. Per tutte e tre è chiaro che anche la prossima settimana è da zona rossa. In Puglia, ad esempio, i contagi sono ancora a 261 su 100mila abitanti anche se l’Rt si trova più o meno a 1.
La Sicilia rischia la zona rossa
Tutte le altre regioni si trovano in zona arancione e l’unica a rischiare grosso di retrocedere e quindi passare alla zona rossa è la Sicilia. La regione ha un Rt di 1,25 nonostante l’incidenza dei contagi non sia preoccupante. La provincia di Palermo, inoltre, si trova già in zona rossa. Anche la Basilicata non mostra dati positivi ma dovrebbe comunque restare in zona arancione.
Per tutte le altre la zona arancione sembra confermata, addirittura sei hanno numeri da zona gialla.
A sottolineare la situazione attuale è stato anche il ministro Roberto Speranza:
“L’ultimo monitoraggio dopo 4 settimane di misure severe, segnala che le terapie intensive sono ancora al 41% di occupazione: è un dato che dovrebbe far riflettere chi dice che abbiamo adottato misure troppo severe”.
Si attende quindi fine mese per rivedere nuovamente la zona gialla.
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