Le varianti del coronavirus continuano a preoccupare gli esperti, che nell’ottica di evitare una terza ondata, in vista del nuovo Dpcm del 5 marzo, ormai hanno chiaro un solo concetto: non allentare le restrizioni e creare sempre più zone rosse locali. Intanto dal Cts arriverà il nuovo report del fine settimana che decreterà quali sono le Regioni che rischiano di cambiare colore. L’incidenza Covid, infatti, è cresciuta a 135,46 su 100mila abitanti rispetto a 133,13 della settimana precedente.
Le Regioni a rischio zona rossa e arancione
Al momento nessuna Regione si trova in zona rossa mentre sono in zona arancione Abruzzo, Campania, Toscana, Molise, Emilia Romagna, Liguria, Umbria e le due province autonome di Trento e Bolzano.
A rischio zona arancione sono le Marche, che già si trovano in una situazione delicata con la provincia di Ancona chiusa fino al 27 febbraio, la Lombardia, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia, che sono riuscite a restare in zona gialla la scorsa settimana. Tutto ciò mentre crescono a dismisura le micro zone rosse locali in tutto il paese.
La classificazione complessiva del rischio
Guardando alla classificazione complessiva del rischio, le Regioni a rischio basso ad oggi sono Calabria, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto e Sardegna.
Ad oggi, ma ovviamente è necessario attendere il nuovo monitoraggio dell’ISS, secondo le ipotesi attuali, dalla prossima settimana la zona rossa potrebbe essere occupata da Abruzzo e Umbria, in zona arancione si aggiungerebbero Marche, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, insieme a Campania, Toscana, Emilia Romagna, Molise e Liguria. Restano in zona gialla la Valle D’Aosta, il Lazio, Basilicata, Puglia, Veneto, Calabria, Sicilia e Sardegna. Vedremo nelle prossime ore quale sarà il verdetto.
Vedi anche: Spostamenti e Regioni: cosa si potrà fare fino al 27 marzo e le zone rosse attive