Registrazione locazione anche dei contratti verbali per poter beneficiare del regime alternativo di tassazione della cedolare secca sull’affitto .
Questo chiarimento è stato fornito direttamente dal Governo in un’interrogazione parlamentare datato 29 febbraio scorso. Nel question time in questione infatti sono stati chiesti chiarimenti circa l’applicabilità della cedolare secca sulle locazioni ai contratti di locazione stipulati verbalmente, quindi senza registrazione immediata.
Cedolare secca e contratto di locazione verbale
Si è avuto modo di chiarire in particolare come sia possibile applicare il regime della cedolare secca anche in caso di mancata registrazione immediata dei contratti di locazione, in caso quindi di contratto di locazione verbale. In tali casi deve essere una delle parti contraenti ad effettuare la registrazione, anche se manca l’apposito contratto di locazione scritto.
Registrazione locazione: va sempre eseguita
Nel question time in oggetto l’Amministrazione finanziaria ha ricordato come, in base al decreto legislativo n. 23 del 2011, sono stati regolati gli effetti derivanti dalla mancata o tardiva registrazione del contratto di locazione che è stato comunque stipulato, nel caso di specie in forma verbale. Nel decreto in questione infatti si è chiarito che, indipendentemente dalla forma della stipula del contratto di locazione, questo va sempre registrato. Tutti i contratti di locazione quindi, anche se conclusi in forma verbale, sono comunque soggetti all’obbligo di registrazione in termine fisso, indipendentemente dall’ammontare del canone annuo stabilito dalle parti. La registrazione del contratto di locazione è necessaria, specifica il Governo rispondendo al question time dell’inverno scorso, proprio per fruire del regime speciale alternativo della cedolare secca.
Registrazione locazione necessaria ai fini della cedolare secca
Questo perché per la registrazione dei contratti di locazione, dal punto di vista fiscale, si prevedono due regimi di tassazione: uno ordinario e uno speciale alternativo, il regime della cedolare secca che consiste nel versamento di un’imposta sostitutiva (cedolare secca) invece delle tradizionali imposte di registro, bollo, Irpef e relative addizionali.
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