La figura importante all’interno di un condominio è l’Amministratore. Anzi se c’è condominio c’è obbligo di nominare tale figura, anche se non sempre. Infatti, non è previsto obbligo di nomina laddove si parli di condominio minimo, ossia di condominio composto da non più di 8 condòmini.
Laddove esiste, diversi sono gli obblighi che incombono sull’amministratore stesso, Tra questi la tenuta del c.d. “registro dell’anagrafe condominiale”. Un documento su cui devono essere annotate le generalità di chi vive nel condominio.
Gli obblighi dell’amministratore condominiale
Quelli che sono gli obblighi dell’amministratore di condominio sono indicati espressamente dall’art. 1130 del codice civile. Quindi, ad esempio, tra i suoi doveri:
- eseguire le deliberazioni dell’assemblea, convocarla annualmente per l’approvazione del rendiconto condominiale di cui all’articolo 1130-bis e curare l’osservanza del regolamento di condominio
- disciplinare l’uso delle cose comuni e la fruizione dei servizi nell’interesse comune, in modo che ne sia assicurato il miglior godimento a ciascuno dei condomini
- riscuotere i contributi ed erogare le spese occorrenti per la manutenzione ordinaria delle parti comuni dell’edificio e per l’esercizio dei servizi comuni
- compiere gli atti conservativi relativi alle parti comuni dell’edificio
- eseguire gli adempimenti fiscali (come ad esempio la comunicazione lavori bonus edilizi del condominio)
- curare la tenuta del registro dei verbali delle assemblee, del registro di nomina e revoca dell’amministratore e del registro di contabilità
- redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni
- ecc.
Tutta la documentazione relativa alla propria gestione deve essere accuratamente conservata da lui stesso.
Il registro anagrafe condominiale: quali dati vanno indicati?
Tra gli obblighi in capo all’amministratore di condominio rientra anche la tenuta del registro di anagrafe condominiale.
Si tratta di un registro in cui devono essere annotate le generalità dei singoli proprietari e dei titolari di diritti reali e di diritti personali di godimento, comprensive del codice fiscale e della residenza o domicilio, i dati catastali di ciascuna unità immobiliare, nonché ogni dato relativo alle condizioni di sicurezza (delle parti comuni dell’edificio). Ogni variazione di tali dati deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro 60 giorni.
L’amministratore, a sua volta, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi 30 giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili.
Dati da NON indicare nel registro anagrafe condominiale
Quanto detto è indicato al punto 6) del menzionato art. 1130 codice civile. Dunque, le generalità da indicare si riferiscono solo ai proprietari e ai titolari di diritto di godimento di ciascuna unità immobiliare di cui si compone l’edificio condominiale.
Ne consegue che se, ad esempio, un appartamento è ceduto in comodato dal genitore al figlio e nell’appartamento ci vive il figlio, le generalità da indicare nel registro sono quelle del genitore (titolare della proprietà) e non del figlio. Non bisogna nemmeno indicare le generalità di tutti i conviventi e nemmeno quelle di eventuali ospiti.
Riassumendo
- l’amministratore di condominio è obbligatorio nei condomini composti da oltre 8 condòmini
- gli obblighi dell’amministratore di condominio sono quelli dell’art. 1130 codice civile
- tra questi obblighi la tenuta del registro anagrafe condominiale
- in detto registro si devono annotare le generalità dei proprietari delle unità immobiliari o di chi ha su dette unità immobiliari altri diritti reali di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.).