Chi lavora in smart working quali regole deve rispettare per quanto concerne gli orari delle visite fiscali? Come cantano gli Articolo 31 con il brano Domani smetto: “Ma mi spiace per ora non credo sia un mondo perfetto, domani smetto. È meglio se richiami domani. Loro mi dicevano di stare sui binari, loro mi dicevano rispetta questi orari. Loro mi dicevano stai con i piedi a terra”. Il mondo, purtroppo, non è perfetto. Non sempre, infatti, le cose vanno come sperato e prima o poi tocca a tutti dover fare i conti con dei problemi di varia natura ed entità.
In tutti questi casi non bisogna farsi prendere dal panico, bensì cercare di trovare una soluzione. Quest’ultima, molte volte, è da trovare nel rispetto di determinate regole. Basti pensare ai vari adempimenti fiscali per cui è sufficiente rispettare le regole e scadenze per evitare di incorrere in situazioni alquanto spiacevoli. Lo sanno bene i tanti lavoratori che devono rispettare gli orari delle visite fiscali nel caso in cui non possano recarsi a lavoro a causa di una malattia. Ma come funziona per chi svolge la propria attività in smart working? Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Fasce di reperibilità per le visite fiscali: i chiarimenti dell’Inps
Quando un dipendente, sia privato sia pubblico, è alle prese con uno stato di malattia tale da non potersi recare sul posto di lavoro deve contattare il proprio medico. Quest’ultimo provvede a trasmettere in modo telematico all’Inps il certificato da cui si evince il giorno di inizio e la data presunta della fine dello stato di malattia, oltre che la causa della malattia stessa. Sempre l’istituto di previdenza svolge delle visite mediche sia d’ufficio che su richiesta delle pubbliche amministrazioni, in veste di datori di lavoro. Entrando nei dettagli, come ricordato sul sito dell’Inps:
“Le fasce di reperibilità per il settore privato e per il settore pubblico sono state uniformate a seguito della sentenza del 3 novembre 2023, n. 16305 del TAR del Lazio, che ha parzialmente annullato il d.m. 17 ottobre 2017, n. 206. Pertanto, sia i lavoratori privati sia quelli pubblici devono essere reperibili dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, tutti i giorni, compresi domeniche e festivi (messaggio 22 dicembre 2023, n. 4640). In caso di assenza alla visita domiciliare, il lavoratore viene invitato a recarsi presso gli ambulatori della struttura territoriale INPS, in una data specifica. Per non incorrere in azioni disciplinari da parte del datore di lavoro, è tenuto a presentare una giustificazione valida per l’assenza”.
Regole e orari visite fiscali per chi lavora in smart working: reperibilità a casa o anche da remoto?
Se un lavoratore è assente quando il medico dell’Inps bussa alla porta per la visita fiscale, quindi, deve presentare una valida giustificazione al datore di lavoro.