“L’arredamento della nostra casa diventa il teatro della vita privata, quella scena dove ogni stanza permette il cambiamento, la dinamica degli atteggiamenti e delle situazioni: è la casa palcoscenico“, affermava Alessandro Mendini. La casa, in effetti, è il palcoscenico più bello ed emozionante della propria vita. Tra le quattro mura della nostra abitazione possiamo essere sempre noi stessi, staccando finalmente la spina dai vari problemi quotidiani.
Da qui nasce il desiderio di ognuno di noi di rendere la propria abitazione la più accogliente possibile.
Bonus mobili 2023: i limiti di spesa
Il Governo ha deciso di prorogare il bonus mobili. Quest’ultimo sarà quindi disponibile anche nel corso del 2023, presentando però alcune differenze rispetto agli anni trascorsi. Entrando nei dettagli, come riportato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, tale agevolazione consiste in:
“una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. La detrazione va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024, comprensivo delle eventuali spese di trasporto e montaggio, e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione era pari a 16.000 euro mentre per il 2022 era pari a 10.000 euro”.
Rendicontazione: se l’immobile ristrutturato è lo stesso le spese di più anni si sommano
I limiti di spesa per il bonus mobili sono stati ridotti con il passare degli anni. Per questo motivo è bene prestare attenzione alle spese sostenute e all’anno di riferimento.
In quest’ultimo caso, però, il massimale di spesa annuale deve prendere in considerazione le eventuali spese già effettuate l’anno precedente per lo stesso immobile ristrutturato. In pratica nel 2023 è possibile effettuare ulteriori spese da far rientrare nel Bonus Mobili, anche se quest’ultimo si è già utilizzato nel 2022. Si deve, però, far riferimento al massimale previsto per l’anno di riferimento.
Se ad esempio nel 2022 sono state sostenute spese per 5 mila euro, allora nel 2023 sarà possibile beneficiare di tale agevolazione solo per altri 3 mila euro. Questo perché si deve prendere in considerazione il massimale pari a 8 mila euro previsto per il 2023, e non più 10 mila euro com’era nel 2022.