Rendimenti a breve termine in rialzo ai massimi da fine gennaio

I rendimenti a breve termine sono risaliti ai massimi da fine gennaio e la BCE inizia a parlare della fine del taglio dei tassi.
1 giorno fa
2 minuti di lettura
Rendimenti a breve termine in rialzo
Rendimenti a breve termine in rialzo © Licenza Creative Commons

E’ stata una seduta no per i titoli del debito pubblico in Europa. Ieri, lo spread tra BTp e Bund a 10 anni si è allargato rispetto ai minimi dall’ottobre del 2021, risalendo in area 109 punti base. Allo stesso tempo, i rendimenti sono risaliti lungo la curva dei tassi sia sul tratto a breve che a lungo termine. I primi si sono portati ai massimi da fine gennaio, un fatto che almeno in parte si lega, come vedremo, alle dichiarazioni rese da Isabel Schnabel, consigliera esecutiva della Banca Centrale Europea (BCE).

Schnabel (BCE) alza la voce

La ripresa dello spread è perfettamente spiegabile proprio con la risalita dei rendimenti a breve termine, che a sua volta capta il timore del mercato per un taglio dei tassi di interesse più lento delle attuali previsioni.

Ed è quanto ha fatto intendere ieri la tedesca del board, secondo cui sarebbe appropriato che alla BCE iniziasse il dibattito circa i tempi della fine del taglio dei tassi. A suo avviso, non sarebbe corretto immaginare un ulteriore allentamento della politica monetaria in reazione alle incertezze di questa fase. Viceversa, sostiene che ci staremmo avvicinando a quella condizione per la quale la politica monetaria non potrà più essere considerata “restrittiva”.

Taglio dei tassi BCE fino a quando?

Tradotto: il taglio dei tassi a marzo ci sarà, forse anche alla riunione successiva, ma il mercato non si aspetti che la BCE abbasserà il costo del denaro ancora per molto tempo. Perlomeno è il suo punto di vista, dato che da altri banchieri centrali influenti continuano a giungere dichiarazioni di altro tenore.

Tra questi vi è il francese François Villeroy de Galhau, secondo cui i tassi (sui depositi bancari) nell’Eurozona scenderanno al 2% “entro l’estate”. A fine gennaio furono ridotti al 2,75%.

I rendimenti a breve e il cosiddetto Euribor a 3 mesi seguono l’andamento proprio dei tassi sui depositi fissati dalla BCE. Il secondo è atteso all’1,86% per fine anno, scontando con probabilità del 56% persino un quarto taglio entro dicembre oltre a quello del mese scorso. Il problema resta l’inflazione nell’Eurozona, che continua a sostare sopra il target del 2%, allontanandosi da tale soglia. Quanto ai rendimenti a lungo termine, stiamo assistendo anche in questo caso a una risalita ai massimi da tre settimane. Solo con un abbassamento delle aspettative d’inflazione ci sarebbe l’inversione di tendenza. Da questo punto di vista, i segnali meno espansivi dalla BCE possono favorirne la discesa.

Rendimenti a breve in risalita

Dinnanzi all’elevata incertezza legata alla geopolitica e ai dazi americani, nessuna previsione per i prossimi mesi può considerarsi attendibile più di tanto. Lo spread resta molto basso per i livelli italiani, beneficiando nel complesso dell’atteso taglio dei tassi anche per il prossimo futuro. La risalita di ieri capta la sensazione che la BCE possa trovarsi costretta a prendersi una pausa nel corso dell’anno, rallentando la discesa dei costi di emissione per i debiti sovrani. E questo è uno scenario particolarmente negativo per gli stati molto indebitati come l’Italia.

Tornando ai rendimenti a breve termine, ieri i titoli tedeschi a 2 anni offrivano il 2,17% dal 2,02% di una decina di giorni fa. Lo spread 10/2 anni in Germania, mercato di riferimento per i bond sovrani, si è leggermente allargato a 38 punti base dai 34 nello stesso frangente. La curva dei tassi è diventata appena più ripida, un fatto che segnala aspettative d’inflazione possibilmente in crescita e contestualmente al taglio dei tassi in corso.

[email protected] 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

sul tema OBBLIGAZIONI

superbonus
Articolo precedente

Superbonus, il conto sale: impatti su economia, condomini e case unifamiliari

siti
Articolo seguente

Siti sotto attacco, massima attenzione per tutti, cosa si rischia?