Pur dopo che la Federal Reserve ha prospettato l’avvio del “tapering” entro la fine dell’anno, i rendimenti dei bond americani sono rimasti molto bassi. La scadenza decennale continua ad aggirarsi intorno all’1,30%. Secondo Bill Gross, tenderanno al 2% entro l’anno e gli stimoli monetari dovrebbero essere del tutto ritirati entro la metà dell’anno prossimo. Per questo, stima le perdite al 4-5% per gli attuali possessori dei titoli a 10 anni, pari al 2,5-3% in termini di “total return”.
Bill Gross non è un finanziere qualunque. Ha co-fondato PIMCO, il fondo obbligazionario più grande al mondo. E per questo sta facendo rumore la sua intervista di qualche giorno fa, nella quale definisce i bond “spazzatura”. A suo dire, finora questa qualità era stata una prerogativa del contante, asset che si deprezza nel tempo per effetto dell’inflazione. Tuttavia, adesso anche i rendimenti dei bond appaiono troppo bassi per tenere testa alla perdita del potere di acquisto, per cui questo mercato infliggerà perdite agli investitori.
Bill Gross: allarme su rendimenti bond troppo bassi
L’entità di tali perdite, spiega, dipenderà dalla velocità con cui i rendimenti risaliranno e dai livelli che raggiungeranno. Ma avverte che persino il mercato azionario rischia di divenire “spazzatura” senza una crescita a doppia cifra degli utili. In sostanza, sarebbe anch’esso sopravvalutato. E come dargli torto? L’indice S&P 500 è salito di oltre il 100% dai minimi toccati nel marzo dello scorso anno.
Ma il problema è più grosso di quanto appena descritto e a esplicarlo è proprio Gross. Il governo americano continuerà a indebitarsi a ritmi annui di almeno 1.500 miliardi di dollari. Con la FED in ritirata e le altre banche centrali che da anni hanno smesso di comprare debito USA, come finanzierà gli enormi deficit fiscali? Inevitabile la forte risalita dei rendimenti sovrani. E se questo accadesse, non solo i conti pubblici di Washington peggiorerebbero per via della più alta spesa per interessi, ma oltretutto accentuerebbe le perdite degli attuali possessori di bond con rendimenti troppo bassi.