Rendimenti da record in Turchia, prosegue il sell-off e il rischio sovrano risale drasticamente

I rendimenti decennali in Turchia sono esplosi ai massimi dal 2010 e il rischio sovrano insito nei CDS a 5 anni è risalito drasticamente.
1 giorno fa
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Rendimenti in Turchia da record
Rendimenti in Turchia da record © Licenza Creative Commons

Non si arresta il “sell-off” sui mercati in Turchia, dove i rendimenti sovrani sono saliti per la scadenza a 10 anni ai massimi dal 2010. Sfioravano il 33,80% nel tardo pomeriggio di ieri e ancora stamattina si attestano al 33,14%. Erano sotto il 26,40% una settimana fa, prima che il sindaco di Istanbul venisse arrestato insieme a diverse decine di altre persone con accuse di corruzione. Sul tratto a 2 anni il rendimento è esploso nel frattempo dal 35% al 51%.

Uso riserve per salvare la lira turca

Ieri, la banca centrale ha tenuto per la prima volta dal 2007 un’asta a 91-giorni con la quale ha ridotto la liquidità sui mercati di 50 miliardi di lire turche. L’obiettivo è di restringere le condizioni monetarie per impedire il collasso del cambio.

Rispetto a 7 giorni fa, contro il dollaro le perdite sono rimaste inferiori al 4%. Tuttavia, ciò è dovuto all’intervento dell’istituto sul mercato forex attingendo alle riserve valutarie. Un espediente che non può funzionare alla lunga.

L’esplosione dei rendimenti in Turchia sta contagiando anche le emissioni in valute straniere. Ad esempio, il bond in dollari con scadenza 15 gennaio 2030 e cedola 11,875% (ISIN: US900123AL40) è sceso da una quotazione di 124,54 a 121,66. Offriva ieri il 6,64% contro il 5,73% di martedì scorso. Una variazione non così drammatica, probabilmente perché molti investitori domestici stanno ripiegando sulle emissioni in valute forti per sfuggire alla prevista crisi del cambio. Intanto, nuove emissioni non sono attese almeno fino al mese prossimo.

Rendimenti Turchia su con rischio sovrano

Gli analisti si aspettano che la banca centrale sarà costretta a tenere i tassi di interesse più alti di quanto avrebbe fatto fino a pochi giorni fa.

E alla fine dell’anno l’inflazione sarebbe ancora al 30% da quasi il 40% a febbraio. Dunque, il boom dei rendimenti in Turchia riflette sia maggiori aspettative d’inflazione che tassi più alti. E anche il rischio sovrano è percepito maggiore. I CDS a 5 anni sono saliti sopra 324 punti e ai massimi da inizio 2024. Erano a 252 punti prima dell’arresto di Ekrem Imamoglu.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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