Sono stati assegnati tutti i 6,5 miliardi di euro di BoT a 6 mesi collocati stamane dal Ministero di economia e finanze con la consueta asta mensile. La scadenza del 28 marzo 2024 (ISIN: IT0005566184) ha attirato ordini per 8,84 miliardi, esitando un rendimento del 3,997%. Per il BoT a 6 mesi il rendimento è stato il più alto dall’infausto novembre 2011. Allora il governo Berlusconi fu costretto alle dimissioni dopo che l’asta aveva esitato un pauroso 6,4%. Lo spread arrivò fino all’apice dei 576 punti base, mentre oggi si è attestato sopra 190 punti; un valore senz’altro elevato, ma non allarmante.
Enria (BCE) attacca banche: tassi su risparmio bassi
L’alto rendimento del BoT semestrale si deve alla politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea (BCE). I tassi di interesse resteranno probabilmente elevati più a lungo del previsto per combattere un’inflazione ancora sopra il 5% in agosto nell’Eurozona. A settembre, Francoforte ha ritoccato i tassi all’insù per la decima volta consecutiva e dello 0,25%. I tassi di riferimento sono saliti al 4,50%, mentre sui depositi bancari al 4%.
Percepire un rendimento del 4% per soli sei mesi di investimento è davvero tanto, specie in assenza di alternative di pari grado di rischio sul mercato. E il solco con i tassi di interesse offerti dalle banche sui conti deposito si allarga. Tanto che oggi il presidente del Consiglio di sorveglianza della BCE, Andrea Enria, pur avendo bocciato le tasse sugli extra-profitti delle banche varate da alcuni paesi europei, tra cui l’Italia, ha ammesso che una “risposta pubblica” ai bassi tassi bancari a favore dei risparmiatori sia del tutto comprensibile.
Rendimento BoT ridicolizza conti bancari
Enria ha notato che solamente il 35-40% dell’aumento dei tassi sia stato trasferito ai risparmiatori, per cui le banche non starebbero remunerando la liquidità in misura accettabile. Effettivamente, a poco valgono i discorsi per cui le giacenze non siano investimenti.
Il rendimento netto del BoT a 6 mesi è stato calcolato da Assiom Forex al 3,275%. Esso sarà dato dalla differenza tra il prezzo di rimborso alla scadenza (100) e quello pagato dall’investitore a seguito dell’asta odierna (98,03). In attesa di conoscere le cedole del nuovo BTp Valore con scadenza ottobre 2028, tutto sembra girare a favore di chi ha denaro da impiegare.