Il Tesoro ha tenuto oggi un’asta per l’emissione di titoli di stato a medio-lungo termine con cui ha raccolto 4,50 miliardi di euro. Due sono stati i bond offerti. La parte del leone l’ha fatta il BTp short term con scadenza 28 febbraio 2027 e cedola annuale lorda del 2,55% (ISIN: IT0005633794). Con la quinta tranche il governo ha incassato 3 miliardi, a fronte dei quali le richieste sono state per 4,64 miliardi. Ne è scaturito un rapporto di copertura di 1,55.
Risultati asta Tesoro
Il BTp short term 2027 ha esitato un prezzo di aggiudicazione di 100,35, cioè leggermente sopra la pari e in linea con le condizioni di mercato.
Il rendimento lordo annuale è stato, quindi, del 2,38%. Al netto dell’imposizione fiscale, il 2,048%. Anche all’asta di febbraio il rendimento era stato questo. Dunque, stabilità massima sotto la soglia del 2,40%. In quel caso, il rapporto di copertura era stato appena superiore, pari a 1,59.
Per quanto possa apparire basso, il rendimento del BTp short term 2027 resta relativamente allettante. Considerate che parliamo di un investimento inferiore ai 2 anni. E le alternative non vanno meglio. I conti deposito offrivano a febbraio un tasso medio lordo del 2,49%, ma a fronte di una maggiore imposizione fiscale al 26%. Dunque, i risparmiatori italiani non hanno modo di investire la liquidità a medio-breve termine a rendimenti maggiori e senza esporsi al rischio.
Su BTp short term 2027 effetto tassi BCE
Del resto, i rendimenti a breve termine dipendono direttamente dalla politica monetaria. La Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato i tassi sui depositi al 2,50% agli inizi di marzo. Probabile una pausa ad aprile, anche se per fine anno dovrebbero scendere al 2%.
Perfettamente razionale, quindi, inserire in portafoglio asset come il BTp short term 2027, visto che i rendimenti sul tratto a breve della curva dei tassi non farebbero che scendere nei prossimi mesi. Diversa la situazione per le scadenze lunghe, ancora attese interessanti per un po’ di tempo.
giuseppe.timpone@investireoggi.it