La pensione di reversibilità o la pensione dei superstiti è l’indennità che spetta ai familiari di un lavoratore assicurato o di un pensionato iscritto in una delle gestioni previdenziali Inps. Si tratta di un importo che è calcolato tenendo in considerazione del grado di parentela dei familiari superstiti e la composizione del nucleo familiare.
Rispondiamo ad un quesito posto da una lettrice:
“Se mio marito aveva come ultimo stipendio circa 1300 euro quanto mi spetta di reversibilità?”.
Pensione di Reversibilità: cos’è?
La pensione di reversibilità è un assegno erogato dall’Inps in favore dei familiari di un lavoratore assicurato o di pensionato iscritto in una delle gestioni previdenziali dell’INPS.
Per aver diritto alla pensione di reversibilità è necessario che l’assicurato iscritto all’Istituto Nazionale di Previdenza sia titolare di pensione diretta o in corso di liquidazione.
Pensione di reversibilità: a chi spetta?
La disciplina dell’erogazione della pensione di reversibilità è contenuta nell’articolo 1, comma 41, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, e vi rientrano:
- i figli ed equiparati che, alla data di decesso dell’assicurato o del pensionato, non abbiano superato il 18° anno di età o siano riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore;
- il coniuge, anche se separato legalmente o divorziato a condizione che sia titolare dell’assegno periodico divorzile e che non sia passato a nuove nozze;
- i genitori dell’assicurato o pensionato che abbiano compiuto il 65° anno di età e risultino a carico del lavoratore deceduto. Ciò in assenza di coniuge e figli;
- i fratelli celibi e sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che non siano titolari di pensione e siano a carico del lavoratore deceduto. Ciò in assenza di coniuge, figli e genitore.
Calcolo Pensione di Reversibilità: quanto spetta al coniuge?
Per quanto concerne il calcolo della pensione di reversibilità, l’importo che decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso dell’assicurato, è calcolato in funzione dell’importo dello stipendio/pensione liquidata.
Rispondiamo al quesito posto:
“Se mio marito aveva come ultimo stipendio circa 1300 euro quanto mi spetta di reversibilità?”.
Al coniuge spetta il 60%, di conseguenza la moglie può incassare un assegno pari a 780 euro. In presenza di un figlio la percentuale riconosciuta è pari al 70%, di conseguenza l’assegno è pari a 910 euro. in presenza di coniuge e un figlio ovvero due figli senza coniuge, la percentuale riconosciuta è pari all’80%, ovvero 1.040 euro. Il 100% è riconosciuto al coniuge e due o più figli ovvero tre o più figli. Per ogni altro familiare avente diritto, diverso dal coniuge, figli e nipoti, la percentuale riconosciuta è pari al 15%.