Il 2021 si apre con una importante novità in fatto di revisione auto e moto. Il legislatore, tenuto conto del perdurare dello stato di emergenza, ha predisposto nuove scadenze per i proprietari dei veicoli. Ma ne ha anche aumentato il costo.
La legge di bilancio ha infatti introdotto un aumento di 9,95 euro per ogni veicolo sottoposto a revisione. Sicché da quest’anno mettersi in regola con le norme di sicurezza stradale costerà il 18% in più. Ma ci saranno anche degli sconti per i meno abbienti.
Revisione auto, nuove date di scadenza
Tenuto conto del perdurare dello stato di emergenza nazionale causato dalla pandemia, le nuove date di scadenza per la revisione auto e moto sono le seguenti:
- entro il 31 gennaio 2021 per quelle scadute a giugno 2020;
- entro il 28 febbraio 2021 quelle scadute a luglio, ottobre, novembre e dicembre 2020;
- entro il 31 marzo 2021 quelle scadute ad agosto 2020.
I centri di revisione auto e le autofficine devono sottoporre le attrezzature alla revisione periodica entro il 31 dicembre 2021 anziché entro il 31 maggio.
Quanto si paga
Nonostante l’inflazione programmata per il 2021 sia negativa dello 0,2%, i rincari tariffari dello Stato proseguono in controtendenza. Come avvenuto in sordina per l’aumento delle accise sulle sigarette elettroniche.
Ma torniamo alla revisione auto. Da febbraio costerà – come detto – 9,95 euro in più a veicolo sottoposto a controllo periodico (normalmente 2 anni). Il costo complessivo per chi porterà l’automobile presso le officine autorizzate per la revisione lieviterà di circa il 18% passando da 45 euro a 54,95 euro. A cui bisognerà aggiungere Iva, diritti e altri balzelli. Di seguito il riepilogo dei costi:
- Revisione auto 54,95 euro
- Iva 12,09 euro
- Diritti Motorizzazione 10,20 euro
- Servizio versamento postale 1,78 euro
Il totale salirà quindi a 79,02 euro. Ma non è tutto. Le officine non autorizzate normalmente aggiungono altri costi, circa 40-50 euro, pari a un ora di lavoro del meccanico, per predisporre e portare il veicolo a revisione.
Come neutralizzare i rincari
La legge di bilancio prevede una sorta di bonus per i meno abbienti. Uno sconto pari allo stesso importo dell’aumento, cioè 9,95 euro. Si tratta di uno sconto che, però, non sarà destinato a tutti anche perché il fondo stanziato è di 4 milioni di euro per ogni anno nel periodo compreso fra il 2021 e 2023. Tradotto significa che solo 402 mila veicoli immatricolati potranno beneficiarne. Decisamente poco se si considera che il parco macchie e moto circolante in Italia supera abbondantemente i 40 milioni.
E’ quindi probabile, ma questo sarà il Ministero dei Trasporti a deciderlo in un secondo momento, che il bonus che andrà a mitigare l’aumento sarà riservato ai meno abbienti. Possibile che sarà agganciato all’Isee e/o al tipo di auto o moto da sottoporre a revisione in base ai Kw o all’anno di immatricolazione.
Insomma, il bonus revisione auto sembra solo uno specchietto per le allodole. Dal prossimo anno è ragionevole pensare che quasi tutti gli automobilisti dovranno sorbirsi l’aumento senza farne tante. Anche perché correre dietro ai vari bonus dello Stato – osservano le associazioni dei consumatori – è diventato terribilmente complicato. Non tutti hanno né tempo né voglia di dedicarsi agli sconti.
Revisione auto e cashback
In alternativa si potrà utilizzare il bancomat o la carta di credito per ottenere un rimborso del 10% della spesa (cashback). Gli strumenti di pagamento devono essere registrati tramite l’app IO e la transazione è vincolata a un numero complessivo di operazioni non inferiore a 50 per semestre.
Pertanto, se fra le varie spese eseguite con mezzi di pagamento elettronici c’è anche quello della revisione auto, alla fine si potrà beneficiare di uno sconto sulla fattura dell’officina abbattendo quasi del tutto l’aumento introdotto quest’anno.