Revisione auto: spesa cala e il governo aumenta le tariffe

Nel 2020, la spesa per la revisione auto è scesa del 7% causa lockdown. Per recuperare lo stato alza le tariffe di 9,95 euro.
4 anni fa
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La spesa per revisione auto è scesa bruscamente nel 2020 per effetto dei lockdown ed emergenza sanitaria. Le scadenze naturali del 2020 sono state sospese e di conseguenza anche le entrate per lo Stato si sono differite.

Per compensare i mancati introiti, lo Stato ha quindi aumentato il costo della revisione auto e moto. Con la legge di bilancio per il 2021, la tariffa sale del 18%. Un balzello che sale in concreto di 9,95 euro per ogni veicolo sottoposto a revisione. L’aumento scatterà dal 30 gennaio 2020.

-7% la spesa per revisione auto nel 2020

Nel 2020 gli italiani hanno speso 892,7 milioni di euro per la revisione auto presso le officine private autorizzate. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su informazioni del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Rispetto al 2019, quando la spesa per le revisioni auto ammontava a 959,6 milioni di euro – spiega una nota – vi è stato un calo del 7%. Questa importante contrazione della spesa è da attribuire essenzialmente ad una riduzione dei veicoli revisionati, che sono stati 13.348.606 contro i 14.348.718 del 2019 (-7%).

Il calo del numero delle revisioni eseguite è dovuto alla pandemia e in particolare alle limitazioni degli spostamenti non necessari per il contenimento del virus durante il lungo periodo di lockdown generalizzato della primavera scorsa (marzo-maggio). Tali limitazioni hanno portato quindi all’impossibilità per molti automobilisti di portare i mezzi alla revisione in tempo, o comunque alla necessità di posticiparne la scadenza.

Quanto si è speso regione per regione

L’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec sulla revisione auto e moto fornisce anche un prospetto sulla spesa per le revisioni auto nelle regioni italiane. Ne emerge che la regione che nel 2020 ha registrato il maggiore calo della spesa rispetto al 2019 è la Calabria (-10,6%).

Alla Calabria seguono la Sicilia e la Liguria (ex aequo con il -9,8%), la Campania (-9,7%) e il Lazio (-9,2%). In coda alla graduatoria, e quindi con il calo più contenuto della spesa, ci sono invece il Friuli Venezia Giulia (-4,6%), l’Emilia Romagna (-4,5%), il Trentino Alto Adige (-3,8%) e il Veneto (-3,4%).

Chi paga gli aumenti

Posto che gli aumenti scattano dal 31 gennaio 2021, incapperà nelle nuove tariffe chi ha approfittato del periodo di sospensione lo scorso anno. Oltre naturalmente colore che devono effettuare la revisione auto o moto da febbraio in poi.

Secondo quanto comunicato dal Ministero dei trasporti, dovranno essere sottoposti a revisione i veicoli le cui revisioni erano scadute lo scorso anno e poi sospese per via del Covid. Il nuovo calendario prevede la revisione

  • entro il 31 gennaio 2021 per quelle scadute a giugno 2020;
  • entro il 28 febbraio 2021 quelle scadute a luglio, ottobre, novembre e dicembre 2020;
  • entro il 31 marzo 2021 quelle scadute ad agosto 2020.

I centri di revisione auto e le autofficine devono sottoporre le attrezzature alla revisione periodica entro il 31 dicembre 2021 anziché entro il 31 maggio.

Quanto costa la revisione auto

Da febbraio – come detto – revisionare il veicolo costerà 9,95 euro in più. Il costo complessivo per chi porterà l’automobile presso le officine autorizzate per la revisione lieviterà di circa il 18% passando da 45 euro a 54,95 euro. A cui bisognerà aggiungere Iva, diritti e altri balzelli. Di seguito il riepilogo dei costi:

  • Revisione auto 54,95 euro
  • Iva 12,09 euro
  • Diritti Motorizzazione 10,20 euro
  • Servizio versamento postale 1,78 euro

Il totale salirà quindi a 79,02 euro.

Ma non è tutto. Le officine non autorizzate normalmente aggiungono altri costi, circa 40-50 euro, pari a un ora di lavoro del meccanico, per predisporre e portare il veicolo a revisione presso i centri autorizzati. Si arriva così a pagare anche più di 120 euro per una singola revisione del mezzo.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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