Revisioni auto e moto: nuove scadenze, costi e procedure di verifica

Le revisioni auto e moto subiscono slittamenti e potranno essere fatte entro il 31 ottobre 2020. Cosa si controlla e quanto si paga.
5 anni fa
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Revisioni auto e moto prorogate al 31 ottobre 2020. Per quest’anno, a causa del virus, ci sarà più tempo per revisionare il veicolo i cui controlli sono in scadenza.

Come previsto dal decreto Cura Italia, i proprietari di autoveicoli e motoveicoli potranno ottemperare alla revisione del mezzo entro il 31 ottobre 2020. Si tratta di una proroga concessa per andare incontro alle esigenze dei contribuenti, ma anche delle officine e degli uffici della Motorizzazione Civile che lavorano ancora a ritmo ridotto.

Revisione auto sospesa fino al 31 ottobre

Nello specifico, la legge dispone la proroga per la scadenza delle revisioni auto autorizzando “fino al 31 ottobre 2020 la circolazione dei veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova di cui agli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, ovvero alle attività di revisione di cui all’articolo 80 del medesimo Codice”.

In pratica la revisione del veicolo prevista da qui all’estate potrà attendere fino all’autunno. Per questo slittamento non ci saranno sanzioni, però bisogna consentire che le pratiche vengano sbrigate in maniera lineare ed efficiente in maniera tale da non aggravare poi i compiti della Motorizzazione Civile. E’ quindi consigliabile – dice Confartigianato – di non aspettare l’ultimo momento per non affollare le officine e rendere il lavoro dei meccanici più gestibile.

Revisione auto, come funziona

La revisione di  auto viene effettuata ogni due anni. Ad eccezione dei veicoli di nuova immatricolazione per i quali la revisione scatta per la prima volta dopo 4 anni e successivamente ogni 2. Il termine ultimo per effettuare la revisione è la fine del mese della prima immatricolazione dell’auto. Ma la revisione è obbligatoria per legge anche per moto, camper, scooter, furgoni, camion, ecc. Dal 2018,  la legge prevede che le officine incaricate di revisionare le auto debbano rilasciare il “certificato di revisione”, un documento che contiene due tipi di informazione: i dati identificativi dell’auto sottoposta a revisione e i risultati della revisione.

Nel dettaglio i dati rilevabili sono i seguenti:

  • la targa di immatricolazione del veicolo;
  • il numero di telaio;
  • la categoria del mezzo;
  • il chilometraggio registrato al momento del controllo;
  • la data e il luogo della revisione;
  • la denominazione del centro che ha svolto la revisione;
  • l’esito del controllo;
  • la data del controllo successivo o la data di scadenza del certificato attuale.

In più, tali dati dovranno essere trasmessi al Ministero dei Trasporti che li raccoglierà in un archivio generale.

Quanto costa la revisione auto?

La revisione dell’auto presso la Motorizzazione Civile costa 45 euro da versare mediante bollettino postale dopo aver compilato un modello apposito e aver prenotato la data e l’ora della revisione. Presso le autofficine autorizzate, invece, la pratica di revisione dell’auto è più semplice, ma costa 65,68 euro perché bisognerà tenere conto dell’intervento del meccanico che si occuperà anche al disbrigo delle pratiche automobilistiche e del versamento delle relative imposte.

I controlli in officina

I controlli che per legge devono essere effettuati sul mezzo oggetto di revisione periodica sono:

  • il funzionamento dei freni;
  • la fluidità dello sterzo;
  • che la visibilità sia ottimale;
  • il funzionamento dell’impianto elettrico;
  • l’usura degli assi pneumatici e delle sospensioni;
  • l’integrità del telaio;
  • la regolarità dei rumori e i gas di scarico;
  • gli equipaggiamenti omologati.

Al termine della revisione viene rilasciata un’etichetta con scritto “REGOLARE” da applicare sulla carta di circolazione. Qualora la revisione non fosse superata, verrà emessa un’etichetta con scritto “RIPETERE” oppure “SOSPESO DALLA CIRCOLAZIONE”.Nel primo caso, il veicolo dovrà essere sottoposto nuovamente a revisione entro un mese pur potendo circolare, mentre nel secondo dovrà essere sottoposto alle dovute riparazioni per poter circolare.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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