Entro il 1 luglio si dovrà decidere se riaprire le frontiere esterne all’Unione Europea o ci saranno ancora restrizioni per viaggi considerati non essenziali. La questione coronavirus sta ancora tenendo banco e se per i paesi Ue i confini sono stati riaperti c’è ancora molta incertezza per quelli extra Ue.
Usa esclusi per ora
L’Ue avrebbe pensato ad un criterio epidemiologico con cui stabilire se riaprire oppure no le frontiere a paesi terzi, che considera la media di meno di 16 nuovi malati ogni 100mila abitanti negli ultimi 14 giorni come riporta Il Sole 24 Ore.
Attesa accordo
Dunque, dal 1 luglio, saranno per ora 15 i paesi pronti a riaprire le sue frontiere esterne anche se mancano gli ultimi dettagli e serve un via libera ufficiale anche per permettere alle capitali di accordarsi, accordo che dovrebbe avvenire entro il 30 giugno con un voto a maggioranza qualificata. Dal 6 luglio intanto, la Gran Bretagna ha deciso di togliere la quarantena per gli inglesi che tornano dalle vacanze negli altri paesi. Nella lista ci sono inclusi Italia, Grecia, Germania, Spagna, Francia, Belgio, Turchia, Olanda e Norvegia.
Si attende la fine della riunione del Coreper (il Comitato dei Rappresentanti permanenti alla Ue), che dovrebbe terminare tra oggi e domani. In ogni caso anche quando saranno prese le ultime decisioni si tratterà di raccomandazioni in quanto la decisione finale di riaprire o no spetterà a ciascun Governo.
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