Trasferimento lavoro con legge 104 negato, come far valere i propri diritti?

Trasferimento lavorativo per assistere il familiare disabile con legge 104, negato più volte, cosa fare? Come far valere i propri diritti?
6 anni fa
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trasferimento per legge 104

Trasferimento legge 104, il quesito di un nostro lettore:

Salve sono un maresciallo, da 4 anni faccio domanda di trasferimento, ma ricevo sempre lo stesso risultato. Ho quasi sempre avuto parere negativo al trasferimento in quanto nel mio reparto di appartenenza c’era una carenza organica, solo per un paio di anni ho avuto parere favorevole ma non sono stato trasferito per mancanza di posizioni organiche presso le sedi da me richieste. Oggi che ci sarebbero posizioni libere presso il reparto da me richiesto nella domanda e quindi  la possibilità di essere trasferito mi viene sempre dato parere negativo per carenza di personale presso reparto di appartenenza.

Questa situazione non e proprio vera in quanto da maggio 2018 c’è stato una riorganizzazione delle posizioni e non tutti siamo impiegabili presso posizioni operative (per capire meglio in sono un turnista, prima di notte si lavorava in coppia oggi sia per la missione del mio collega sia per una riorganizzazione si è deciso di far montare una sola persona la notte).

Poi la cosa che non riesco a darmi pace che a un mio collega più giovane sia di grado, sia di anzianità e di reparto e stato dato negli anni parere diverso dal mio, senza motivazioni particolari o leggi particolari, anzi e da quasi un anno e in missione vicino casa,quindi la cosa che non capisco se c’è carenza di personale presso il mio reparto, perché al  mio collega viene dato parere diverso dal mio, anzi viene mandato in missione vicino casa, e s parla di un suo imminente trasferimento.

Mi sento deluso e discriminato e vorrei sapere se c’è la possibilità di far valere i miei diritti.Mi scuso per lo sfogo e la ringrazio della sua eventuale risposta.

Trasferimento per assistere il familiare con handicap grave ai sensi della legge 104

Possono chiedere il trasferimento della sede lavorativa più vicino al domicilio, i lavoratori dipendenti che assistono una persona con handicap grave in base alla legge 104 art.

3 comma 3.
(caregiver).

Cosa cambia nelle Forze Armate

In riferimento all’art. 33 legge n. 104/92 al dipendente del Ministero della difesa – Esercito, che assiste un familiare con handicap si può inquadrare nella categoria dell’interesse legittimo, in modo che l’esigenza di tutela del disabile vada a bilanciarsi con le esigenze dell’amministrazione, specie organizzative.

Questo principio di base lascia che l’amministrazione possa contrastare la richiesta di trasferimento del proprio dipendente. Ad esempio, avvalorando come tesi al diniego della richiesta di trasferimento impedimenti oggettivi oppure esprimendo valutazioni discrezionali.

Richiesta di trasferimento con legge 104: i chiarimenti della Corte di Cassazione

Molte le sentenze che sono intervenute in merito, chiarendo il concetto di “ove possibile“. Con questa definizione la Corte evidenzia il diritto del lavoratore ma nello stesso tempo la decisione del trasferimento subisce un freno.

Il diritto del lavoratore al trasferimento in presenza della legge 104 art. 3 comma 3 deve essere tutelato, ma il datore si può opporre se il trasferimento arrechi un danno all’organizzazione aziendale. Questa non è l’unica motivazione di opposizione, è necessario che nella sede che il lavoratore intende trasferirsi ci sia il posto vacante.

Ricordiamo che i dipendenti de pubblico impiego potranno chiedere il trasferimento nell’ambito della stessa amministrazione o ente.

Conclusioni

Le consiglio di accertarsi che effettivamente ci sono posto liberi nella dotazione organica, rifare la richiesta, motivando la necessità del trasferimento per accudire il familiare disabile, citando la normativa e le varie sentenze.

Consiglio di leggere anche: Trasferimento lavoro nelle Forze armate, tutela e diritti

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